Economia
Telecom, Bollorè pronto a salire al 24,9%

Durante tutto lo scorso fine settimana sono continuate le speculazioni sul futuro di Telecom Italia. Il governo Renzi ha messo in guardia i due investitori francesi, Vivendi e Xavier Niel, dicendo che non avrebbe permesso che un'azienda importantissima per il Paese diventasse il giocattolo di un accordo transalpino. Arnaud de Puyfontaine, CEO di Vivendi, ha affermato: "Vivendi non ha agito insieme a Niel". E ha anche ricordato che Vivendi è un investitore a lungo periodo che conosce molto la gestione di Telecom Italia. In altre termini, voleva dire che Xavier Niel ha invece un atteggiamento opportunista da investitore finanziario.
Sono mesi che Vincent Bolloré lavora con Telefonica e Unicredit per acquisire le loro partecipazioni e quindi garantirsi il 20% del capitale restando il primo azionista di Telecom Italia. Però in pochi giorni Xavier Niel è entrato in possesso del 15% delle azioni. Vivendi non vuole essere superato e sta pensando molto seriamente di salire nel capitale di Telecom Italia fino al limite del 24,9%, oltre il quale sarebbe costretta a lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni residue.
Gli analisti speculano su una possibile alleanza tra Xavier Niel e Naguib Sawiris, ex magnate delle telecomunicazioni egiziano. Ma secondo fonti vicine al dossier, l'uomo d'affari egiziano non vorrebbe negoziare.
TELECOM ITALIA SOTTO I RIFLETTORI A PIAZZA AFFARI, dopo gli ultimi movimenti nell'azionariato, che hanno visto salire all'improvviso l'imprenditore francese, Xavier Niel, al 15% del capitale. Sia secondo l'ad di Telecom, Marco Patuano, sia secondo il presidente, Giuseppe Recchi, l'asse Niel-Bollorè è da escludere anche se intanto la Consob ha acceso un faro sui movimenti nell'azionariato della compagnia telefonica. Questa mattina le azioni di Telecom, dopo un avvio debole, hanno virato al rialzo e segnano un progresso dell'1,3% attestandosi a 1,28 euro. A questo punto il mercato si interroga sulle mosse di Niel e anche su quelle di Vivendi. Qualche novita' potrebbe emergere domani, al termine dell'incontro da Niel e i suoi collaboratori e la Consob italiana. Il Governo italiano, intanto, ha ribadito che l'azienda di tlc e' 'strategica'. Dalle pagine del Corriere della Sera il presidente di Telecom ha definito l'ingresso dell'imprenditore francese fondatore di Iliad in Telecom Italia 'amichevole' e ha rassicurato che il gruppo "resta e restera' una societa' italiana". Secondo indiscrezioni domani Niel potrebbe incontrare anche i vertici della Cassa Depositi e Prestiti. L'ente, pero', ha smentito tale ipotesi. Al di la' dell'aspetto speculativo, gli analisti iniziano a interrogarsi sui conti trimestrali che il cda di Telecom si appresta ad approvare giovedi'. Il mercato si attende un miglioramento del business in Italia e invece un peggioramento in Brasile, con il Paese preda della crisi economica. In Brasile, inoltre, c'e' attesa per le mosse di Oi, che a breve dovrebbe presentare una proposta di aggregazione a Tim Brasil, dopo che nei giorni scorsi ha accettato l'offerta di 4 miliardi di dollari da parte del fondo LetterOne. Offerta condizionata alla realizzazione di una fusione Oi-Tim Brasil.