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Economia
Tesoro: studia richiesta maxi cedola extra a partecipate. Rumors

Spunta l'ipotesi di dividendo straordinario per mantenere gli impegni sulla riduzione del debito pubblico. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il governo starebbe studiando la possibilita' di bussare ad alcune delle maggiori partecipate per chiedere una extra-cedola, dopo il buon bottino portato a casa con i dividendi ordinari. La necessita' di raccogliere risorse in questo modo nasce dal rischio di mancare per l'ennesima volta l'obiettivo di riduzione, seppur simbolica (lo 0,1% di pil) del debito pubblico, prevista dal Documento di economia e Finanza 2017, approvato lo scorso aprile.

Nel Def, infatti, il debito/pil 2017 e' visto in discesa al 132,5%, contro il 132,6% del 2016, anche grazie alle privatizzazioni, che dovrebbero garantire incassi per lo 0,3% di pil, meno dello 0,5% inizialmente previsto ma comunque troppo per come sono messe le cose q a meta' dell'anno. L'operazione Capricorn, per il passaggio dei asset dello Stato a Cassa Depositi e Prestiti, e' congelata. La seconda tranche di quotazione di Poste e' osteggiata all'interno del governo (dal sottosegretario allo Sviluppo, Antonello Giacomelli) e dal partito di maggioranza. L'ipo di Ferrovie e' rinviata almeno al 2018 e immobili statali da cedere, incassando subito, non sono alle viste.

A questo punto una soluzione, oltre a quella di emettere meno debito possibile (passando anche da una forte riduzione delle giacenze liquide del Tesoro), e' cercare di mettere insieme un po' di incassi con le extra-cedole. D'altronde, gia' nel Def si leggeva di un possibile ricorso a questo strumento: "Il processo di privatizzazione di societa' controllate dallo Stato e del patrimonio immobiliare pubblico ricevera' nuovo impulso nel prosieguo di quest'anno, con l'obiettivo di conseguire, includendo anche dividendi straordinari di competenza del Tesoro, entrate pari ad almeno lo 0,3% del pil".

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