Economia
Tim, scoppia la guerra nel capitale. Le mire del fondo Elliott

Il fondo hedge attivista Paul Singer avrebbe già raggranellato una quota attorno al 6% e punterebbe a entrare in Cda. Sarà un cavallo di Troia di Berlusconi?
E’ stato proprio il fondo americano, infatti, a fornire lo scorso anno 180 milioni di euro di finanziamento alla holding Rossoneri Sport di Yonghong Li per sbloccare la vendita da 740 milioni di euro dell’AC Milan al fino ad allora sconosciuto investitore cinese (che sui propri prestiti deve pagare a Elliott un interesse del 10% all’anno), per poi sottoscrivere (tramite il veicolo Project Redblack) un bond emesso dall’AC Milan da ulteriori 128 milioni di euro che ha fatto salire a 303 milioni l’ammontare complessivo del finanziamento erogato a Li.
Finanziamento su cui Elliott Management guadagna il 10% di interessi all’anno e che dovrà essere rimborsato entro fine anno, altrimenti la società rossonera finirebbe direttamente sotto il controllo di Paul Singer, che tra i tanti interessi non annovera certamente il calcio, a differenza dell’ex premier italiano. Se due indizi sono una coincidenza, a Bolloré, per cui l'investimento italiano si sta rivelando un ginepraio (difficoltà di cui approfittare nell'ottica di un hedge fund), potrebbe non convenire attendere il terzo indizio per avere la certezza di essere sotto attacco.
