Tod's, giù di un terzo i profitti. Della Valle distribuisce una cedola di 1€
Dividendo per azione pari a 1 euro (1,4 euro l'anno precedente) che corrisponde ad un pay-out sull'utile netto del gruppo del 70,2%
Tod's chiude l'esercizio 2018 con un utile netto del gruppo di 47,1 milioni in calo rispetto ai 71 milioni dell'anno prima (circa -33%). L'ebitda è in calo dai 160,49 milioni del 2017 a 118,35 milioni (128,3 milioni a cambi costanti). I ricavi scendono da circa 963,28 a circa 940,5 milioni (958,3 milioni a cambi costanti). Il Cda ha deliberato di proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo pari ad un euro per azione. Lo stacco della cedola numero venti avverra' il 20 maggio 2019 con record date il 21 maggio 2019 e pagamento il 22 maggio 2019.
Per Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo, "i risultati dell'esercizio 2018 riflettono il progetto industriale in atto nel gruppo e la scelta strategica di investire importanti risorse finanziarie, per sostenere la crescita futura dei ricavi. Stiamo lavorando per fare in modo che il piano di sviluppo dei prossimi anni possa andare a regime il piu' presto possibile. Siamo convinti che il modello di business che stiamo sviluppando per ciascun marchio sia quello giusto, soprattutto considerando il mondo dei marchi forti e ben strutturati che sono ora sul mercato e con i quali ci confrontiamo. Anche per questo, dobbiamo sempre piu' evidenziare l'eccellenza dei nostri prodotti, sia sotto l'aspetto qualitativo, artigianale, che di stile e creativita', per renderli sempre piu' attrattivi e speciali nel mercato del lusso".
Guardando i risultati dei ricavi a cambi correnti, si nota che i marchi che hanno subito maggiormente l'impatto dei cambi sono Tod's e Roger Vivier, data la loro maggiore presenza all'estero. A cambi costanti i ricavi del marchio Tod's ammontano a 509,6 milioni. Buoni i risultati nelle Americhe ed in Asia, mentre l'Europa ha risentito dei minori acquisti dei turisti e dell'incertezza politica ed economica in Italia e Francia. Il marchio Hogan ha registrato ricavi pari a 207,5 milioni, con una crescita dell'1,8% nell'esercizio. Come per i precedenti trimestri, la debolezza del mercato italiano e' stata piu' che compensata dalla solida crescita a doppia cifra registrata all'estero.
Il marchio Roger Vivier ha totalizzato 179 milioni di vendite, valore sostanzialmente allineato con quello dell'anno precedente. Infine, i ricavi del marchio Fay ammontano a 61,3 milioni; il calo del 3,4% rispetto all'esercizio precedente e' prevalentemente dovuto alla debolezza del mercato domestico. Guardando ai vari mercati, si nota che in quello domestico i ricavi ammontano a 282,2 milioni; il calo del 5,4% riflette la persistente debolezza di questa area. Nel resto dell'Europa, i ricavi ammontano a 246,4 milioni, in lieve crescita rispetto all'anno precedente.
Nelle Americhe il gruppo ha registrato complessivamente 76,9 milioni di vendite, con un calo dell'1,4% rispetto al 2017, interamente dovuto al canale wholesale. Nel mercato della Greater China il fatturato ammonta a 218,8 milioni, in crescita del 3,2% rispetto al 2017 e con una accelerazione nel quarto trimestre. Quanto alle altre voci principali del conto economico, l'ebitda del Gruppo ammonta a 118,3 milioni, con un margine sulle vendite del 12,6%, in calo di circa il 26% rispetto al risultato precedente. A cambi costanti, l'Ebitda e' pari a 128,3 milioni, pari al 13,4% dei ricavi.
Nonostante il miglioramento del margine di contribuzione, rispetto a quello dello scorso esercizio, il risultato del 2018 e' stato influenzato dalla forte accelerazione delle spese di comunicazione e di marketing e dai maggiori costi legati al rafforzamento dei team stilistici, a partire dal secondo semestre dell'anno. La posizione finanziaria netta e' negativa per 75,3 milioni che si confronta con un valore positivo di 9,3 milioni a fine 2017, e risente "soprattutto del suddetto temporaneo finanziamento del capitale circolante netto e dell'esborso per l'acquisizione di Italiantouch".
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