La Corte dei Conti striglia l'Inps: "I trasferimenti statali non bastano"
I trasferimenti statali non sono sufficienti ad assicurare l'equilibrio contabile del bilancio dell'Inps. Lo hanno detto i magistrati della sezione della Corte dei Conti deputata al controllo degli enti previdenziali, che sono stati ascoltati oggi dalla Commissione parlamentare sugli enti gestori. "Le risorse stanziate dalla legge di stabilita' - hanno spiegato i magistrati - non appaiono in grado di incidere sul deficit strutturale, sia della gestione pubblica che privata".
Lo squilibrio del bilancio, secondo i dati della gestione 2013, sono determinati in particolare dai conti in rosso della cassa dei dipendenti statali e degli Enti locali. Per la Corte dei Conti e' essenziale un'armonizzazione delle aliquote nel settore privato e lo sviluppo della previdenza complementare, "secondo pilastro indispensabile per la tenuta generale del sistema" ma che accusa una carente partecipazione dei giovani, cioe' proprio della categoria che richiederebbe un maggior sostegno previdenziale vista la carenza di contribuzione sulla gestione principale. Solo il 25% inoltre dei dipendenti ha aderito a questa gestione.
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