Twitter vola verso Wall Street (imparando da Facebook)

Imparando da Facebook. La quotazione di Twitter sul mercato Usa è sempre più vicina. Secondo quanto riferisce il New York Post, si sono intensificati i colloqui con le grandi banche di Wall Street per preparare l'Ipo. Valore previsto dell'operazione: 10 miliardi di dollari.
Ma il Ceo Dick Costolo e i suoi collaboratori procedono con calma, senza fretta. Non hanno intenzione di commettere lo stesso errore di Mark Zuckerberg, che pagò lo scotto di una quotazione troppo elevata: quei 38 euro per azioni divennero in poche settimane appena 17, per poi risalire. Per questo il manegement di Twitter preferirebbe un esordio di basso profilo. Volendo azzardare un prezzo di riferimento, si potrebbe ipotizzare quello di 20 dollari per azione, cioè il valore che oggi il titolo ha sui mercati privati. Un prezzo lontano dagli eccesi di Facebook che porterebbe ila valore complessivo dell'azienda a 10 miliardi di dollari.
Ma, visti i precedenti (non solo Fb, ma anche Groupon e Zynga) è meglio avanzare con cautela. Già da tempo Twitter pensa all'Ipo, come dimostrano la designazione di Ali Rowghani, ex Chief financial officer, a nuovo Chief Operating Officer e l'arrivo in azienda di Mike Gupta, uno dei protagonisti della quotazione di Zynga.
L'arrivo a Wall Street non dovrebbe concludersi prima di alcuni mesi. Prima Twitter deve ridisegnare il proprio business. Una delle preoccupazione degli investitori riguardo Facebook era l'eccessiva quota di ricavi (circa il 50%) generati dalla pubblicità. Per Twitter questa quota è ancora superiore. Per garantire un'Ipo senza scossoni, Costolo & Co. dovranno prima tagliare in modo differente la torta dei ricavi. Un movimento in questa direzione è il lancio di nuovi servizi, come quello di "micro-messaging", che dovrebbe generare entrate per 582,8 milioni di dollari nel 2013 e di 1 miliardo nel 2014.