UniCredit importa da Londra il format degli incontri fra startupper del settore finanziario e gli investitori
Startupper di tutta Europa mobilitatevi! UniCredit porta in Italia, a Milano, la prima edizione europea di FinTechStage, il format nato a Londra con l'obiettivo di creare un'occasione di incontro tra banche, fondi d'investimento e startupper, per condividere conoscenze e individuare nuove opportunità di business all'interno dello scenario finanziario e tecnologico. Un momento informale, che oltre Manica è stato "brevettato" da Matteo Rizzi, cofounder di FinTech Stage e general partner di Sbt Venture Capital, in cui le banche, alla ricerca della diversificazione e di nuove occasioni di business e venture capital studiano, analizzano e si confrontano con le start-up del settore.
Si tratta di una session di due giorni in cui si susseguono dei panel di approfondimento in cui incubatori, venture capital, bankers e startup dicono la loro su come va il mercato e sui propri desiderata e fra una discussione e l'altra sviluppano legami utili da far fruttare nel tempo.
UniCredit, la più internazionale delle banche italiane è main sponsor dell'edizione 2015. Ma cosa spinge il gruppo guidato dall'amministratore delegato Federico Ghizzoni a imbarcarsi in questa avventura? Affaritaliani.it che è stato presente alla prima giornata all'UniCredit Tower in Piazza Gae Aulenti, lo ha chiesto a Riccardo Prodam, responsabile Reserarch&Development di UniCredit. "Crediamo nel network di conoscenze e nelle potenzialità della loro condivisione e partecipare al progetto di FinTech Stage era un modo per UniCredit di portare a un livello più elevato il proprio impegno sul fronte dell'innovazione e del FinTech che la banca ha già al suo interno", spiega Prodam.
"Attraverso questi incontri diamo la possibilità agli startupper di imparare a comunicare e gestire il business della loro azienda e alla banca di conoscere nuove imprese ad alto potenziale del mondo fintech", aggiunge. Il mondo delle banche deve cercare di diversificare e di parare il colpo della concorrenza dei grandi nomi dell'Ict come Apple e Google che si stanno specializzando nel sistema dei payments e, presto, del lendings (anche Facebook vuole imbarcarsi in questa impresa). Così gli istituti di credito, partendo dalla conoscenza del cliente su banche dati che partono già dagli anni '70, possono utilizzare il contatto con il mondo fintech, spiega Prodam, "per venire a contatto con idee da sviluppare e rispondere così alle offerte finanziare di questi nuovi competitors che non vengono dal tradizionale mondo bancario".
Quali sono gli esempi di start-up che si affacciano in questi incontri? Si va dalle piattaforme di crowfunding al social trading e da nuovi mezzi di sharing di pagamento al microlending o a nuove app che, ad esempio, eliminano le code dei cittadini all'interno di grandi istituzioni burocratiche. Progetto finanziato da UniCredit e che è stato appena gettonato dalle Poste Inglesi. Terminato FinTechStageMilan, UniCredit farà il bis a Barcellona, in Spagna, fra sei mesi.