Unieuro-Marcopolo, accordo fatto. Ma 200 dipendenti rischiano il posto

di Paolo Fiore
@paolofiore
Tra Marcopolo Expert e Unieuro l'accordo è fatto. E' stato firmato venerdì e ufficializzato oggi, 3 dicembre. L'intesa unisce due dei maggiori retailer italiani nell'elettronica e amplia il portafoglio a 173 negozi. Ma i punti vendita potrebbe presto diventare meno.
Per Giancarlo Nicosanti Monterastelli (nella foto), amministratore delegato di Marcopolo Expert, si tratta della "prima fase di un piano a lungo termine, finalizzato a creare un gruppo leader in Italia nel settore della distribuzione specializzata di prodotti elettronici". L'accordo mira a "conquistare un numero sempre maggiore di clienti". Per Sebastian James, Ad di Dixons Retail, il gruppo proprietario di Unieuro, la firma "garantisce un futuro solido a entrambe le società". Dixons fa però cenno a una "razionalizzazione del business".
Dalle parti di Piacenza e Monticello d'Alba hanno paura che la "razionalizzazione" di Unieuro si trasformi in tagli. Fonti interne all'azienda, raccontano ad Affaritaliani.it una impasse che si trascina da settimane. Due sedi rischiano la chiusura. I 200 dipendenti sono in solidarietà fino al 30 aprile. Poi scatterà la cassa intergrazione. Con la firma dell'accordo non è arrivata alcuna rassicurazione. Al primo giorno di lavoro successivo alla firma, lunedì 2 dicembre, i dipendenti Unieuro hanno trovato un nuovo amministratore delegato, Andrea Scozzoli, uomo Sgm. Mentre sono stati rimossi il direttore commerciale Fabio Godano e la direttrice business developement Barbara Boggetti.
Scozzoli ha già promosso un incontro con i lavoratori, ma il messaggio non è stato confortante. L'Ad ha promesso un clima migliore, ma non è andato oltre. Una trentina di lavoratori potrebbero essere assorbiti dalla sede Marcopolo di Forlì. Ma non si sa ancora quali saranno le posizioni coinvolte. E il primo maggio, giorno d'inaugurazione della cig, è sempre più vicino.
Gli occupati di Piacenza e Monticello non sono i soli a rischio. Marcopolo e Unieuro hanno una sovrapposizione di 16 negozi. In sostanza, sono punti vendita troppo vicini tra loro e fino a oggi concorrenti. Adesso che fanno parte della stessa società, alcuni store potrebbero essere chiusi. E poi ci sono altri cinque negozi Unieuro che attualmente sono in solidarietà. Quale sarà la loro sorte? Il ministro Zanonato si è interessato alla vicenda. La provincia di Piacenza ha aperto un tavolo. Il 4 dicembre ci sarà il prossimo incontro. I dipendenti sono pessimisti: "Non ne salterà fuori nulla di buono".
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