Unipolsai: sequestrati 20 pc in Unipol e 45 in Consob
Riserve sinistre. La Procura rifà i conti di Unipol precedenti alle nozze con la Fondiaria-Sai una volta dei Ligresti. Sono 45 i computer sequestrati dalla Guardia di Finanza nella sede di Consob nell'ambito dell'indagine sulla fusione fra le due assicurazioni. Una ventina quelli portati via invece dalla sede della compagnia bolognese. Dall'analisi di questo corposo materiale informatico gli inquirenti cercheranno riscontri all'ipotesi di aggiotaggio contestata all'ad del colosso assicurativo Carlo Cimbri e ad altri tre manager, Robero Giay, Fanio Cerchiai e Vanes Galanti.
Intanto il procuratore Orsi sta disponendo l’analisi dei conti di Unipol prima della fusione con l’ex galassia Ligresti (Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni e Premafin) da parte di consulenti tecnici. La decisione segue la richiesta formulata alla Consob dal pm fin dal 2012 di approfondire il valore dei prodotti finanziari strutturati in pancia a Unipol in seguito alla pubblicazione, da parte de Linkiesta, del Progetto Plinio elaborato da Ernst&Young, che mostrava come il patrimonio netto della compagnia assicurativa variasse, e non di poco, a seconda della società di revisione.
Un elemento da non sottovalutare soprattutto in vista del controvalore pagato per l’allora imminente fusione: è dall’analisi dei bilanci e della solidità del gruppo che vengono stabiliti concambi, cio il valore base della compravendita, nonché i conseguenti pesi azionari. Ora la consulenza disposta dalla Procura dovrà stabilire la veridicità dello studio Plinio e, di conseguenza, se la maxi fusione è stata realizzata su basi corrette. O se, invece, si configura l’ipotesi di aggiotaggio su cui indaga la procura di Milano in quanto il valore di Unipol Assicurazioni, secondo l’analisi, sarebbe stato drogato grazie a una valutazione al rialzo degli immobili e gli oltre sei miliardi di derivati in pancia alla società, mentre i valori di Fondiaria venivano abbassati con rettifiche selvagge.