Usa . Gli stipendi dei numeri uno dell’auto pari a quelli dei grandi sportivi
In testa alla top ranking, Elon Musk, Presidente di Tesla
Ormai i numeri uno delle grandi aziende automobilistiche possono vantare stipendi che poco hanno da invidiare a quelli dei più famosi sportivi mondiali. Campioni straconosciuti del calibro di tennisti come Roger Federer, calciatori come Leo Messi e Cristiano Ronaldo o cestisti della NBA americana come Lebron James.
In testa a questa particolare categoria di manager milionari il visionario azionista di riferimento di Tesla, Elon Musk, che nel 2018, grazie ai sorprendenti risultati in Borsa della sua azienda, ha guadagnato tanto quanto una sessantina di amministratori delegati meglio pagati al mondo, circa 2300 milioni di dollari.
I Ceo milionari del comparto auto
Subito dopo, nel Ceo ranking, ecco i due presidenti di Volkswagen, Herbert Diess e di PSA, Carlos Tavares.
Il primo può’ vantare un guadagno di quasi 8 milioni di dollari nel 2018 ottenuto con un fisso di circa 2 milioni di dollari, un variabile di 3 milioni circa e un bonus di altri 3.
Leggermente al di sotto degli 8 milioni di dollari il collega Tavares. Guadagno raggiunto grazie ad un super bonus per l’acquisto di Opel/Vauxhall da General Motors, un fisso di 1,5 milioni ed il resto in azioni.
Qualcosa meno di 5,5 milioni sono spettati, sempre nel 2018, a Harald Kruger, numero uno di BMW.
I Ceo milionari del comparto auto
E in questa lista dei bravi/fortunati anche un manager italiano, il giovane Luca De Meo, ex presidente di Seat. Dovrebbe raggiungere l’importante cifra di 5,8 milioni di euro come consigliere delegato di Renault. Secondo Reuter De Meo riceverà un fisso di 1,3 milioni, un variabile che potrebbe raggiungere, dipendendo dai risultati, anche il 150% del fisso e, last but not least, ben 75000 azioni dell’azienda.
Jim Hackett, presidente di Ford, ha portato a casa un emolumento di quasi 18 milioni di dollari.
Ed infine un pensionato di lusso, questo si un pensionato d’oro. Il presidente di Daimler, Dieter Zetsche, che, nel suo ultimo anni d’impresa, ha guadagnato circa 8,2 milioni di euro.
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