Cairo, La7 porta in dote il balzo degli utili

Urbano Cairo cambia canale e moltiplica gli utili nel primo semestre del 2013. Il gruppo ha chiuso il periodo con un utile netto di 61,3 milioni di euro. Un'enormità se confrontati con i 10,1 milioni della prima metà del 2012. Il balzo però è dovuto in gran parte alla 'dote' ricevuta in cambio dell'acquisizione di La7, un "provento non ricorrente" quantificato in 54,7 milioni di euro (la differenza tra il 'fair value' delle attività e delle passività acquisite e il prezzo di acquisto). Al netto di questo contributo, Cairo avrebbe registrato un flessione vicina al 25%, con un utile pari a 8,5 milioni di euro. Da ora in poi, esauriti i benefici contabili della dote, il patron del Torino dovrà fare i conti con i conti in rosso della rete televisiva. Cairo lo sa bene e ha già affermato che "proseguirà a implementare il proprio piano di ristrutturazione della società con l'obiettivo di contenerne le perdite".
I numeri sugli ascolti sono incoraggianti: La7 ha registrato una crescita del 20,5% sul totale giorno e del 38,7% in prime time (4,18% lo share medio sul totale giorno e 5,38% lo share medio in prime time), con un target di ascolti "altamente qualitativo".
Includendo proventi e oneri non ricorrenti associati all'acquisizione di La7, nel primo semestre del 2013 il gruppo Cairo communication ha registrato un margine operativo lordo pari a 10,6 milioni di euro, rispetto ai 16,7 milioni del corrispondente periodo del 2012, e un risultato operativo pari a 9 milioni di euro (15,4 milioni il dato della prima metà dello scorso esercizio). La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno risulta positiva per 178,5 milioni di euro, rispetto ai 61,2 milioni di fine 2012; l'acquisto di La7 - si ricorda nella nota - ha generato per il gruppo Cairo un incremento delle disponibilità liquide consolidate di 114 milioni di euro. Per quanto riguarda l'intero 2013, Cairo communication considera "realizzabile anche per il secondo semestre l'obiettivo di conseguire risultati gestionali fortemente positivi" nei settori di attività tradizionali (stampa periodica e raccolta pubblicitaria).