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Economia
Vino annacquato, insetti, carne e.. Coldiretti: made in Italy sotto attacco Ue

Ue: non solo vino annacquato e insetti a tavola. Sotto attacco anche i consumi di carne e salumi made in Italy. La denuncia Coldiretti

Dalla proposta di allungare il vino con l'acqua a quella di mettere etichette allarmistiche sulle bottiglie come per le sigarette ma anche il via libera agli insetti a tavola ed i taglia ai programmi di promozione per disincentivare l'acquisto di carne e salumi sono alcuni dei nuovi indirizzi dell'Unione Europea dove si stanno anche diffondendo sistemi di etichettatura a semaforo che penalizzano prodotti simbolo della dieta mediterranea. Lo fa sapere la Coldiretti nel sottolineare che la proposta di legittimare la pratica della dealcolazione dei vini a denominazione di origine non e' la sola discutibile novita' in arrivo dall'Ue.

Ue, via alcol dal vino e... Coldiretti: "Etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino per scoraggiarne il consumo"

Togliere l'alcol dal vino ed aggiungere acqua segue infatti - sottolinea Coldiretti - la proposta di introdurre etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino per scoraggiarne il consumo prevista nella Comunicazione sul "Piano d'azione per migliorare la salute dei cittadini europei" nel quale si afferma che la Commissione "proporra' un'indicazione obbligatoria della lista degli ingredienti e delle indicazioni nutrizionali sulle bevande alcoliche entro la fine del 2022 e degli allarmi salutistici entro la fine del 2023" rivedendo anche la "politica di promozione sulle bevande alcoliche". Inoltre - continua la COLDIRETTI - la Commissione vuole anche favorire "il passaggio a diete piu' basate su prodotti vegetali, con meno carne rossa e trasformata".

VINO: SCORDAMAGLIA (FILIERA ITALIA), 'DA UE BATTAGLIA INCOMPRENSIBILE CONTRO CIBI NATURALI' 

"Dopo la delibera sugli insetti, le battaglie ideologiche contro la carne e la proposta di un'etichettatura a semaforo che va contro i principi della dieta mediterranea, oggi l'Europa vuole annacquare anche il VINO. Sembra quasi che l'Ue abbia intrapreso una battaglia incomprensibile contro i cibi naturali a favore dei prodotti artefatti, a perderci il nostro straordinario Made in Italy e i diritti dei consumatori".  Si parla "di un danno per uno dei prodotti simbolo del nostro agroalimentare e una maxi truffa per il consumatore. Senza contare che la proposta shock arriva in un anno già molto difficile per il settore anche a causa della chiusura della ristorazione e che ha avvertito un calo drastico delle esportazioni nei primi mesi di quest'anno, che hanno toccato anche il -37% negli Usa. Se questa è la strada per 'il cibo del futuro', meglio invertire la subito la direzione".

Ue e gli insetti a tavole: tarma della farina. Coldiretti: attenti alle reazioni allergiche

Una misura annunciata a pochi giorni dall'autorizzazione alla commercializzazione come alimento delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, meglio note come tarma della farina, dopo la valutazione scientifica da parte dell'Efsa. Si tratta - sottolinea la COLDIRETTI - del primo via libera nell'Unione all'utilizzo alimentare umano di un insetto intero, ai sensi del regolamento (UE) 2015/2283 sui Novel Food. L'autorizzazione riguarda la possibilita' di utilizzare l'insetto intero essiccato sotto forma di snack e come farina ingrediente in una serie di prodotti alimentari.

Secondo gli esperti il suo consumo non risulta svantaggioso dal punto di vista nutrizionale e non pone problemi di sicurezza alimentare anche se - sottolinea la Coldiretti - il Novel Food a base di Tenibrio molitor puo' indurre sensibilizzazione e reazioni allergiche alle proteine dell'insetto e puo' causare reazioni in soggetti con allergia ai crostacei e agli acari della polvere. La novita' - sottolinea COLDIRETTI - non piace pero' al 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli, il 16% e non risponde il 6%, secondo l'indagine COLDIRETTI/Ixe'.

Coldiretti, il pericolo legato alla diffusione in Europa dei sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo

"A preoccupare in questo contesto e' la diffusione in Europa dei sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo, fuorvianti, discriminatori ed incompleti, che finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non e' nota neanche la ricetta" afferma il presidente di COLDIRETTI Ettore Prandini nel sottolineare che "basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantita' utilizzate questo tipo di etichetta finisce per sconsigliare l'olio extravergine d'oliva e promuovere bevande gassate dietetiche prodotte con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non e' nota neanche la ricetta".

Coldiretti, "inganno legalizzato per i consumatori che si ritrovano a pagare l'acqua come il vino"

 Il giusto impegno dell'Unione per tutelare la salute dei cittadini secondo la COLDIRETTI non puo' tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantita' consumate. L'equilibrio nutrizionale - precisa la COLDIRETTI - va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Una corretta alimentazione non puo' prescindere dalla realta' produttiva storica e culturale locale che si e' consolidata nei secoli e custodita nel tempo da generazioni di agricoltori. Per questo non puo' essere permesso di chiamare ancora vino un prodotto - sottolinea la COLDIRETTI - in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalita' per effetto di trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell'uva in mosto e quindi in vino. Un inganno legalizzato per i consumatori che si ritrovano a pagare l'acqua come il vino.


"L'introduzione della dealcolazione parziale e totale come nuove pratiche enologiche rappresenta un grosso rischio ed un precedente pericolosissimo e che metterebbe fortemente a rischio l'identita' del vino italiano e europeo, anche perche' la definizione "naturale" e legale del vino vigente in Europa prevede il divieto di aggiungere acqua" conclude il presidente della COLDIRETTI Ettore Prandini nel sottolineare che l'impegno per fermare una deriva pericolosa che rischia di compromettere la principale voce dell'export agroalimentare nazionale che complessivamente sviluppa un fatturato di oltre 11 miliardi in Italia e all'estero.

Il crollo del consumo di vino made in Italy all'estero

La preoccupante novita' arriva peraltro in un momento difficile per il settore per il drammatico crollo del consumo di vino Made in Italy all'estero che raggiunge il minimo storico da oltre 30 anni per effetto del calo del 20% nelle esportazioni nel 2021, secondo l'analisi COLDIRETTI su dati Istat a gennaio con l'Italia e' il principale esportatore mondiale di vino. L'Italia - conclude la COLDIRETTI - si conferma comunque primo produttore mondiale con 49,1 milioni di ettolitri ed anche primo esportatore sia nei vini fermi che spumanti con un totale di 20,8 milioni di ettolitri davanti alla Spagna con 20,2 e alla Francia con 13,8.

VINO: CONTE LUCIO TASCA, IPOTESI UE ANNACQUARLO? 'NO RISCHI, ANZI CONVERTIRA' GLI ASTEMI'

Nessun rischio dal vino 'annacquato' allo studio a livello Ue: anzi potrebbe convertire "al vino buono anche gli astemi". Così all'Adnkronos il CONTE Lucio Tasca d'Almerita, alla guida di una delle aziende vinicole tecnologicamente più avanzate d'Italia, sull'ipotesi sul tavolo dei ministri europei dell'Agricoltura di lanciare un vino analcolico per allargare i marcati d'esportazione. Spesso indicato come 'Ultimo dei Gattopardo', erede della rinomata dinastia del vino siciliano che annovera bottiglie come il Rosso del CONTE e il Regaleali, Lucio Tasca non teme le novità sul mercato anzi le vede come opportunità. "Ognuno può fare quello che vuole - afferma - ci sarà una fascia che vorrà il vino analcolico e un'altra che non lo vorrà". "Liberi tutti, ognuno deve fare come vuole, poi sarà il mercato a scegliere" insiste Tasca. "Credo che questo prodotto potrebbe prendere quella fetta di mercato che non amava il vino, gli astemi. Quindi non credo che ci siano rischi per il mercato del vino classico, anzi ci sarà chi lo apprezzerà di più" e magari, conclude, "alla fine trascinerà pure gli astemi a bere il vino buono".

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