Vivendi si sdoppia: i media affidati a Bolloré

Vivendi si sdoppia: da una parte gruppo media, dall'altra l'operatore telefonic Sfr, destinato alla quotazione in Borsa nel 2014. Il progetto di scissione del gruppo, avviato poco meno di un anno fa, arriva a compimento. E Vivendi si affida a una vecchia conoscenza del salotto buono italiano: Vincent Bolloré sarà il presidente dell'azienda media. Arnaud de Puyfontaine sarà invece Ceo.
Bolloré, che possiede circa il 5% di Vivendi e che in passato era stato anche primo azionista del gruppo, esce rafforzato dallo scorporo. E ottiene una poltrona di peso dopo anni di lotte intestine.
Vivendi (che possiede Canal Plus, Universal Music e l'operatore tlc brasiliano Gvt) mira, si legge in un comunicato, "a diventare un gruppo multimediale internazionale che riunisce i marchi forti nella produzione e distribuzione di contenuti originali". D'altra parte Sfr acquisisce "maggiore autonomia strategica per cogliere le opportunità di un mercato in continua evoluzione".