Volkswagen, i magistrati ordinano perquisizioni a Wolfsburg - Affaritaliani.it

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Volkswagen, i magistrati ordinano perquisizioni a Wolfsburg

Gli inquirenti tedeschi fanno sapere di aver ordinato perquisizioni negli uffici del quartier generale della Volkswagen a Wolfsburg. La procura di Braunschweig, vicino Wolfsburg, precisa che l'obiettivo delle perquisizione era quello di trovare documenti e dati riguardanti le manipolazioni sulle emissioni anti-smog. Più nel dettaglio le perquisizioni sono state ordinate da tre procuratori, supportati dall'ufficio di indagini penali dello Stato della Bassa Sassonia. "Oggi, nell'ambito del cosiddetto scadalo delle emissioni, sono state  effettuate delle perquisizioni alla Volkswagen di Wolfsburg ed in altri luoghi" hanno annunciato infatti i magistrati della procura della bassa sassonia in un comunicato. Dal canto suo, la casa ha fatto sapere di aver consegnato la raccolta "completa" di documenti richiesti dagli inquirenti.

Quelli del Vecchio Continente, però, non sono gli unici sviluppi: il numero uno di Volkswagen negli Usa, Michael Horn, sapeva già dei problemi legati alle emissioni nella primavera del 2014. Secondo quanto riporta il New York Times, Horn a quel tempo era stato informato di "una possibile non conformità delle emissioni", ma gli era stato detto anche che gli ingegneri della società avrebbero lavorato con l'Environmental Protection Agency per risolvere il problema. Sempre nel 2014 - scrive ancora il Nyt - gli fu detto che i team tecnici di Volkswagen avevano un piano specifico per rendere i veicoli conformi.

"Volkswagen sa che saremo giudicati non dalle parole, ma con le azioni che porteremo avanti nelle prossime settimane e mesi", afferma intanto Horn in una testimonianza davanti al Congresso Usa. Testimonianza nella quale Horn sottolinea come la casa automobilistica stava "lavorando instancabilmente per sviluppare soluzioni per ciascuno dei gruppi di veicoli interessati", spiegando che i gruppi di veicoli coinvolti sono tre: ciascuno con una delle tre generazioni di motori diesel 2 litri, con ognuno che richiede una soluzione diversa.

In Italia, a tornare sulla vicenda è stato il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, in audizione alla commissione Trasporti della Camera: "Nonostante le continue sollecitazioni del ministero dei Trasporti verso Kba, Volkswagen ed Epa, ad oggi dati formali ed ufficiali non sono pervenuti al ministero che rappresento". Per il viceministro la svolta nei test è vicina e i controlli che verranno fatti nel Belpaese sono stringenti: "Ci stiamo avviando verso controlli che riguardano 1000 veicoli euro 5 e successivamente euro 6. Saranno controlli che avvengono non secondo la tipologia tradizionale ma attraverso un sistema binario: prima in laboratorio e poi su strada. Si tratta di una forma innovativa che non riguarderà solo le auto Volkswagen".