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Spettacoli
Alex Polidori, voce ufficiale di Spiderman racconta Far From Home

E' uscito nelle sale italiane il nuovo atteso capitolo di supereroi che ha come protagonista l'uomo ragno, Spiderman - Far From Home. Un film capace di proseguire quello che è un leitmotiv ormai costante nel mondo Marvel e che, dopo l'acquisizione da parte della Disney, è stato reso ancora più evidente: chi si immerge nella visione di un film deve prima di tutto divertirsi, e lo deve fare a 360 gradi. Il nuovo capitolo infatti racchiude quella che è diventata una vera e propria mission, mantenere spettacolarità e dramma pennellati da punte di ironia crescente nel corso del film. In questo nuovo capitolo siamo di fronte ad un film che scorre veloce, e dura più di due ore, grazie ad un ritmo incalzante e alla battuta pronta dei personaggi. Le scene d'azione assumono particolare rilevanza nel corso di questo episodio che vede protagonista Peter Parker in gita scolastica ma sempre pronto ad indossare il celebre costume da uomo ragno all'occorrenza. Una pellicola che trova particolare mordente fin dai titoli di testa e che, ancora una volta, evidenzia la volontà Disney di creare un collegamento necessario con gli altri film e mantenere così intatta quella linea conduttrice tra tutte le produzioni dell'universo Marvel.

Affaritaliani.it ha avuto modo di fae due chiacchiere con Alex Polidori, voce italiana ufficiale di Spiderman, nonchè cantante e musicista. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ormai sei diventato la voce ufficiale italiana di Spiderman, cosa si prova e come hai affrontato la prima volta questa sfida?

È entusiasmante. Lo è stato fin dal provino che ho sostenuto per Civil War. Poter provare la mia voce su quel personaggio e riascoltare la mia voce che proveniva da quel costume, è stato emozionante. È un personaggio che mi diverte molto perché ha due facce. Impacciato e timido quando è Peter Parker, dinamico e ironico quando è Spider-Man. Per un attore/doppiatore poter utilizzare tutte queste sfaccettature è un piacere!

Esce Spiderman - Far from Home, cosa ci dobbiamo aspettare e quali diversità nel tuo lavoro di doppiaggio hai riscontrato rispetto agli episodi precedenti?

Vi dovete aspettare colpi di scena e tanta azione ed effetti speciali stupendi! Consiglio la visione nelle sale atmos! E magari anche in 3D! Per me è stato diverso dalle altre volte perché la mia voce sta pian piano diventando più matura e devo mantenere sempre dei toni abbastanza acuti per avvicinarmi alla voce originale di Tom Holland. Lui ha la mia età ma ha un timbro un po’ più “chiaro” del mio e inoltre interpreta un liceale di 16 anni, quindi bisogna tenere la voce molto molto giovane. Non è stato difficile ma ho dovuto farci più attenzione rispetto a quando ho iniziato a doppiarlo più di 3 anni fa.

Come è avvenuto il lavoro di doppiaggio per questo capitolo di Spiderman?

È avvenuto come sempre! Si divide la lavorazione in turni diluiti nel corso dei giorni. L’abbiamo doppiato solo un mese e mezzo fa, e di solito per questo tipo di film ci vogliono 1/2 settimane di lavoro. Pur essendo una lavorazione meticolosa, è molto veloce e bisogna essere davvero efficienti per stare nei tempi. Inoltre in questo come in tanti altri film importanti, siamo costretti a doppiare su versioni video non definitive, o con delle “accortezze” anti-pirateria, come ad esempio scene oscurate totalmente o parzialmente, sfocature, scritte enormi sull’immagine per il copyright ecc. Non è facile doppiare così, ma ormai siamo abituati e purtroppo sono misure di sicurezza indispensabili. Pensate se venissero hackerati i server di uno studio di doppiaggio. Sarebbe un danno gravissimo se qualcuno mettesse le mani su copie definitive dei film! Inoltre firmiamo accordi di riservatezza in cui ci impegniamo a non raccontare nulla di quello che abbiamo fatto o visto. Insomma è tutto molto segreto e blindato! 

Come si sta evolvendo il mondo del doppiaggio, e quali sono le grandi voci italiane del cinema a cui ti ispiri?

Il mondo del doppiaggio è in un momento un po’ particolare, perché purtroppo la velocità del mondo moderno impone tempi di consegna strettissimi per alcune lavorazioni. Quindi si fa tutto di corsa. C’è anche molto lavoro grazie alle nuove piattaforme che sfornano serie e film in grandissima quantità, ma il tempo è sempre poco. Questa velocità imposta sta portando vari problemi su tanti fronti, sia per quanto riguarda le nostre norme contrattuali che a volte non vengono rispettate, sia per un discorso di qualità, che inevitabilmente ne risente su prodotti minori. Dietro a un mestiere così affascinante ci sono anche tante situazioni complicate e di disagio, come in tutti i mestieri e gli ambienti di lavoro. Tra i doppiatori mi ispiro a tanti illustri colleghi. Fare solo alcuni nomi sarebbe riduttivo. Cerco di prendere da ognuno degli insegnamenti, sono troppi quelli da stimare. Sicuramente il mio idolo è mio fratello Gabriele Patriarca, voce, tra i tanti, di Neville Paciock in Harry Potter.

Oltre a doppiatore sei anche cantante. Come concili le tue due anime e che progetti hai in preparazione per entrambe le vie artistiche?

Sì! La musica è una strada parallela al doppiaggio, ma che ritengo ugualmente importante. A volte non è facile conciliarle, altre volte capita che si uniscano perché magari il personaggio che doppio canta, e lì si crea una bella alchimia di arti che per me è la perfezione. Ho pubblicato fa poco il mio ultimo singolo, “PARANOICO” e mi sta dando discrete soddisfazioni. Ho in cantiere un EP e spero di raggiungere grandi risultati in questo campo oltre che nel doppiaggio. Ho anche vari progetti sul web in cui le due arti si uniranno. Non dico altro. Troverete tutto prossimamente sui miei social!

Prossimi appuntamenti cinematografici che ti vedranno protagonista con la tua voce?

Tra i prossimi appuntamenti c’è  un film di Woody Allen in uscita in autunno dal titolo “A Rainy Day In New York”, in cui doppio Gatsby, interpretato da Timothé Chalamet, un giovane attore che ho già doppiato i molti film, tra cui “Chiamami Col Tuo Nome”, per il quale ha ricevuto anche una candidatura all’oscar. Sempre in autunno uscirà un film d’animazione molto carino della Dreamworks, dal titolo “Il piccolo Yeti” in cui doppio Jin. Poi mi sentirete su tante serie Netflix e Disney di cui non vi dico i titoli perché sono troppe

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