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Spettacoli
L'uguaglianza, l'inclusione e le pari opportunità nei "Colori della pelle"

In un momento così difficile che vede lo spettacolo tra i settori più colpiti, FormArt (diretta dal regista e sceneggiatore Salvatore Formisano) realizza il cortometraggio “I colori della pelle” a dimostrazione che l’arte non può e non deve fermarsi.

Scritto e diretto da Salvatore Formisano, il corto ha visto la luce grazie ad un progetto proposto da “Pianeta Donna” diretta da Arca Carmen Romano.
Vincitore del bando pubblico promosso dall’assessorato alle Politiche degli eventi del Comune di Torre del Greco per “la promozione di azioni positive finalizzate al contrasto delle discriminazioni ed all’affermazione del principio di pari opportunità”, l’opera filmica è stata realizzata grazie alla collaborazione delle due associazioni torresi, che insieme hanno sviluppato l’idea del cortometraggio concentrata sull’inclusione delle diversità, che unisce, attraverso la disputa di una semplice partita di calcio, veri attori con i ragazzi del territorio, quelli della Torre Sud e quelli della Torre Nord. Due realtà sociali diverse (ambienti popolari e degradati - ambienti elitari e perbenisti) che si scontrano (partita di pallone), in un gioco che diventa uno strumento di aggregazione, in cui la partecipazione di un arbitro donna aggiunge un ulteriore valore alla tematica della diversità, ovvero quella della parità tra uomo e donna. Un modo quindi di affrontare queste tematiche attraverso lo sport, come il calcio tra i èiù seguiti dai ragazzi.

«Scopo del progetto -afferma Salvatore Formisano- è quello di contrastare la discriminazione, sviluppando l’uguaglianza, l’inclusione, le pari opportunità, per il bene della comunità tutta”. 

Ambientato in un campetto di calcio, messo a disposizione dalla scuola “Asd Napoli Campania Tdg”, il film in breve vede in campo due squadre, che dall’apparenza sono completamente diverse tra loro. Da un lato la squadra popolare, rappresentata dai ragazzi della Torre Sud, con l’allenatore Dino (Dino Porzio), mentre dall’altra zona alta composta dai ragazzi della Torre Nord, con l’allenatore Giovanni (Giovanni Caso). Il metodo di gioco consigliato dai due allenatori ai propri atleti non viaggia sullo stesso filo. Dino, l’allenatore della squadra Torre Sud incita alla violenza, se necessario, mentre Giovanni, l’allenatore della squadra Torre Nord invita i ragazzi a non affaticarsi, poiché la vittoria è già nelle loro mani. E mentre i due allenatori si scambiano sguardi di disprezzo per tutta la durata della competizione sportiva, in campo i ragazzi si impegnano a giocare la partita diretta dall’arbitro (Daniela Tamburro).

 

 

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