Matteo Renzi in vendita a Cannes: "Ecco come vedo la mia Firenze" - Affaritaliani.it

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Matteo Renzi in vendita a Cannes: "Ecco come vedo la mia Firenze"

Dom Serafini

Prima di accettare l'invito a partecipare alla presentazione del documentario "Florence" di Matteo Renzi presso la fiera Tv MIPCOM di Cannes, mi sono assicurato che non fosse la solita conferenza per giornalisti italiani. La PR di Renzi mi aveva garantito che la conferenza sarebbe stata esclusivamente per la stampa internazionale, in quanto l'ex Primo Ministro (ed ora Senatore) era a Cannes per promuovere "Florence" all'estero.

Di solito, le societá audiovisive italiane organizzano conferenze stampa ai mercati Tv internazionali come il MIPCOM invitando esclusivamente la stampa italiana (nonostante possano farlo benissimo in Italia), invece di concentrarsi sulla stampa estera per facilitare le vendite internazionali. Questo perché solamente i resoconti stampa italiani finiscono nelle rassegne stampa in Italia, facendo cosí sembrare che queste societá facciano un buon lavoro. Per noi della stampa estera, questa procedura é considerata una farsa, pertanto questi inviti vengono evitati come l'olio bollente. Non é stato cosí per la presentazione di Renzi, svoltasi tutta in inglese in una piccola sala del palais del festival all'apertura della fiera, lunedí 15 ottobre (la fiera si é conclusa giovedí 18 ottobre).

C'erano presenti i produttori del documentario, Lucio Presta e Niccoló Presta della casa produttrice romana Arcobaleno Tre, la moglie di Renzi, Agnese Landini, e lo sceneggiatore della serie di quattro episodi di 90 minuti ciascuno, Sergio Rubino (con Renzi nella foto). Verso la fine della presentazione ha fatto una breve comparsa anche l'imprenditore Flavio Briatore che si é intrattenuto a parlare con Lucio Presta fuori dalla sala. Prima che la conversazione degenerasse nella solita discussione politica con alcuni giornalisti italiani, Renzi ha presentato il programma, é poi seguito un video promozionale di 30 minuti e quindi una sessione di domande e risposte.

La prima considerazione da fare e che, per il mercato estero, i sottotitoli in inglese visti nel "promo" non saranno sufficienti, servirebbe infatti una narrazione in inglese, che Renzi dice di non essere all'altezza di fare. Una soluzione potrebbe essere quella dell'uso di "voice over", ma nel documentario Renzi é presente in quasi ogni scena, il programma quindi verrebbe ridotto di molto se fosse tagliato. Poi, per il mercato estero, il documentario dovrebbe essere ridotto ad otto episodi di 60 minuti ciascuno.

Il titolo "Florence in my view" ("Firenze secondo me") é un pó ingannevole in quanto la serie presenta eventi storici (sia moderni, come l'attacco mafioso del 1993, che di epoche fa), ma Renzi ha sottolineato che la selezione degli eventi é sua e quindi il programma rappresenta una visione personale. Un titolo piú adeguato avrebbe potuto essere "The Soul of Florence" ("L'anima di Firenze"), piú adatto a descrivere la natura dei fiorentini ed il loro contributo alla societá. L'unica domanda di stampo politico che gli ho rivolto, seppur sempre in tema di televisione, é stata perché, una volta nominato il capacissimo Antonio Campo Dall'Orto come AD Rai, lo ha poi licenziato (gli ho anche detto che era stata una delle poche cose buone che aveva fatto da Primo Ministro). La risposta é stata che Campo Dall'Orto é stato rimosso dopo che Renzi era giá andato via. In ultima analisi, la visita di Renzi alla fiera é stata unica nel suo genere e molto professionale a livello industriale, anche se, tra le varie testate internazionali, il giorno seguente il solo resoconto é stato pubblicato sul mio VideoAge Daily.