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Sanremo 2020, Mina direttrice artistica: l’interesse della Rai

Mina potrebbe essere la direttrice artistica del Festival di Sanremo 2020. Una frase del figlio ha suscitato l’interesse della Rai.
Mina al Festival di Sanremo 2020 nel ruolo di direttrice artistica
È stato Massimiliano Pani, figlio di Mina e suo produttore, a lanciare un’ipotesi che in Rai non è passata inosservata. In un’intervista al Messaggero, Pani ha rivelato la disponibilità della madre a rivestire il ruolo di direttrice artistica al Festival di Sanremo 2020. Una specie di autocandidatura che i vertici della Rai hanno colto, organizzando un possibile incontro.
"In una lunga conversazione sulle nuove realtà musicali italiane” ha spiegato Pani, “quando mi è stato chiesto se sia ipotizzabile una direzione artistica di Sanremo a Mina, ipotesi peraltro non nuova, ho detto che avendo carta bianca potrebbe anche dire 'si'. Solo un'affermazione in linea di principio".
In seguito a questa dichiarazione i vertici Rai hanno prontamente risposto. L’ad Fabrizio Salini ha infatti annunciato: "Mina è Mina e di fronte ad un'apertura come questa manifesto tutto il mio interesse e quello dell'azienda. Chiamerò Massimiliano Pani nei prossimi giorni per dirgli che siamo ovviamente disponibili, per uno o più incontri, per ascoltarlo e ragionare sul futuro del festival".
In realtà Massimiliano Pani ha precisato che, per il momento, non c’è ancora stata alcuna proposta concreta, ma l’interesse c’è da entrambe le parti.
Sanremo 2020: un incontro a maggio per organizzare il Festival
Se l’ipotesi dovesse diventare realtà, il Festival di Sanremo registrerebbe sicuramente un successo enorme, andando a superare il record di ascolti fatto da Baglioni negli ultimi due anni.
Massimiliano Pani ha però precisato che Mina accetterebbe se le fosse data carta bianca. La Tigre di Cremona vorrebbe “scegliere i brani in gara e mantenere la sua visione artistica”.
Nel frattempo Salini ha fatto sapere che ci sarà un incontro per discutere su alcuni punti chiave del Festival di Sanremo. “Per la seconda settimana di maggio abbiamo organizzato un incontro, a Milano, con alcuni professionisti del settore musicale per discutere di composizione delle giurie, meccanismi di voto e possibili conflitti di interesse. Con il loro contributo speriamo di trovare le opportune soluzioni per fare un Festival sempre migliore”.