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The social dilemma, i nostri like e tweet messi a nudo in un film. Recensione

Titolo: The Social Dilemma
Oggetto: Noi Siamo ciò che i Social Media Decidono, i Nuovi Burattinai. ️Twittiamo, usiamo mi piace e condividiamo, ma quali sono le conseguenze della nostra crescente dipendenza dai social media? Poiché le piattaforme digitali diventano sempre più un'ancora di salvezza per rimanere in contatto, gli addetti ai lavori della Silicon Valley rivelano come i social media stiano riprogrammando la civiltà esponendo ciò che si nasconde dall'altra parte dello schermo.
The Social Dilemma
Il mondo ha da tempo riconosciuto le applicazioni positive dei social media, dal suo ruolo nel consentire ai manifestanti di parlare contro l'oppressione durante le rivolte della Primavera araba quasi un decennio fa, al servire un ruolo strumentale nella lotta per l'equità e la giustizia oggi. E nel 2020, durante una sorprendente pandemia globale, i social media sono diventati la nostra ancora di salvezza per rimanere in contatto con i nostri cari, oltre a dimostrarsi una risorsa per mobilitare proteste per i diritti civili. Tuttavia, il sistema che ci collega ci controlla anche invisibilmente.
La mancanza collettiva di comprensione su come funzionano effettivamente queste piattaforme ha portato a conseguenze nascoste e spesso dannose per la società, conseguenze che stanno diventando sempre più evidenti nel tempo e conseguenze che, suggeriscono i soggetti di The Social Dilemma, sono una minaccia esistenziale per umanità.
The Social Dilemma è una potente esplorazione dell'impatto sproporzionato che un numero relativamente piccolo di ingegneri nella Silicon Valley ha sul modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo le nostre vite. Il film affronta abilmente una causa alla base delle nostre teorie cospirative virali, problemi di salute mentale degli adolescenti, disinformazione dilagante e polarizzazione politica, e rende questi problemi viscerali, comprensibili e urgenti.
Attraverso una combinazione unica di indagine documentaria e divertente dramma narrativo, i pluripremiati registi Jeff Orlowski (Chasing Ice, Chasing Coral) e Larissa Rhodes (Chasing Coral) hanno nuovamente esposto l'invisibile in un modo che è sia illuminante che straziante mentre interrompe i disgregatori svelando le macchinazioni nascoste dietro i social media e le piattaforme di ricerca preferiti da tutti.
Il film presenta interviste avvincenti con informatori tecnologici di alto profilo e leader dell'innovazione tra cui Tristan Harris del Center for Humane Technology; il co-inventore del pulsante "Mi piace" di Facebook, Justin Rosenstein; Tim Kendall, ex presidente di Pinterest ed ex direttore della monetizzazione di Facebook; Cathy O’Neil, autrice di Weapons of Math Destruction; Rashida Richardson, Director of Policy presso l'AI Now Institute e molti altri.
Dimostrando come i social media influenzano i consumatori a livello personale, queste affascinanti intuizioni interne sono perfettamente intrecciate in una narrativa accattivante, tra cui Vincent Kartheiser (Mad Men), che illumina le conseguenze molto reali che queste tecnologie apparentemente innocenti possono avere sulla nostra vita quotidiana.