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Spettacoli
Venezia 76, il Prigioniero di Federico Olivetti alle Giornate degli Autori

Proiezione speciale alle Giornate degli Autori per il corto di Federico Olivetti, che ha come protagonista Paolo Musio – attore teatrale - e accanto a lui Sabrina Impacciatore (L’ultimo bacio e A casa tutti bene di Muccino, Passione di Cristo di Mel Gibson, Manuale d’amore di Veronesi, Sei mai stata sulla Luna? di Genovese) in quella che si potrebbe definire una breve storia di prigionia paradossale. Paolo e Maria sono due “sposini ordinari” che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare del pesce e non torna più. Giù in paese, in piazza, una donna è stata derubata di una preziosa collanina da un malandrino sedicenne che riesce a scappare dopo il misfatto, e Paolo, incrociandosi con la donna e la gente del paese, viene additato dalla vittima e accusato del furto. Allora scappa ma alla fine viene acciuffato da un poliziotto e portato in una cantina. Lì il poliziotto gli ordina di stare immobile ad aspettare il suo ritorno. Nel frattempo la moglie, lo cerca in lungo e in largo. Le riprese si sono svolte nell’autunno 2018 fra Padova e la sua provincia, in particolare nel centro storico della città d’origine del regista, per spingersi anche sui Colli Euganei. Il progetto cinematografico,con protagonista l’attore Paolo Musio, diplomatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, autore di testi e adattamenti teatrali e pure regista, vede coinvolta in veste di produzione, oltre al regista stesso, Kama Productions, di Riccardo Biadene, produttore e regista. Nato a Padova e cresciuto ad Alessandria D’Egitto, Federico Olivetti, il regista, si è laureato in Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Padova e si è formato artisticamente grazie a Ipotesi Cinema, la scuola diretta da Ermanno Olmi, e alla New York University (Tisch School of the Arts).Insieme a Musio e Impacciatore nel cast figurano Franco Ravera, Mario Pirrello, Laura Serena, Emma Bertoli, Carlo Piron, Eleonora Panizzo, Giulia Briata,Nicola Andretta, Luisa Cont,i
Cesare Lanna, Francesco Scarpati, Mattia Pilon, Herbert Runggaldier. E, nella colonna sonora, è presente anche Fa Qualcosa di Malgoni-Testa, interpretata dalla grande Mina. Federico Olivetti si è laureato in Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Padova. Si è formato artisticamente presso Ipotesi Cinema, scuola diretta da Ermanno Olmi, e presso la New York University (Tisch School of the Arts). A New York ha seguito corsi di recitazione tenuti da Salem Ludwig e Geraldine Baron presso l’HB Studio. La sua formazione teatrale si è sviluppata in Italia, Francia, Germania e Polonia. Ha lavorato come assistente alla regia accanto a Gigi Dall’Aglio, Gabriele Lavia, Giancarlo Cobelli, Massimo Castri. È stato regista assistente di Luca Ronconi negli spettacoli “Infinities”, “Peccato fosse p*****a”, “Le baccanti” e “Le rane”, “Il professor Bernhardi” e nell’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia”. Ha lavorato con Peter Stein come assistente e drammaturgo nello spettacolo “I Demoni” di Dostoevskij. Al fianco di Bruce Myers ha collaborato all’allestimento di “Romeo e Giulietta” per la scuola del Teatro Stabile di Torino. In Francia è stato assistente alla regia di Jacques Lassalle, Benno Besson e Bernard Sobel. Recentemente ha lavorato con AnatolijVassil’ev partecipando al progetto europeo Isola della Pedagogia. Come attore ha recitato, in “Sei personaggi in cerca di autore” diretto da Carlo Cecchi e in “Don Giovanni” di Molière e “Delitto e Castigo” di Dostoevskij diretto Anton Milenin. Al cinema ha recitato nel film “La parola amore esiste” diretto da Mimmo Calopresti. È stato assistente di Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana e Mimmo Calopresti. Tra le regie teatrali da lui firmate, figurano “Persona”, “Sonata d’Autunno”, “LesRiens di Ingmar Bergman”, “La signorina Else” di Arthur Schnitzler, “Onora il padre e la madre” di Krzysztof Kieslowski, “Il tempo e altrove” di UllaIsaksson, “Creditori” e “Danza di morte” di August Strindberg. Federico ha diretto e scritto vari cortometraggi. Tra questi, “L’Ospite”, un dramma psicologico ispirato dai Demoni di Dostoevskij. Presentato nel 2015, ha ottenuto in tutto il mondo più di cinquanta selezioni ufficiali e premi. “Sottoterra”, una fiaba misteriosa, è stato presentato nel 2016, e ha ricevuto più di sessanta selezioni ufficiali e premi da festival internazionali. Infine, Federico ha diretto, scritto e prodotto “Verso Casa”, un mediometraggio che, al momento, sta partecipando a vari festival internazionali.  Kama Productions è una giovane casa di produzione con sede a Venezia e Roma che ha come principale vettore creativo il cinema e le arti performative.  Kama ha prodotto il documentario ‘Aquagranda in crescendo’ di Giovanni Pellegrini (2017), ha coprodotto con Find Fondazione India Europa di Nuovi Dialoghi il documentario ‘Alain Daniélou Il Labirinto di una Vita’, di Riccardo Biadene (2017) e ha prodotto “Il Prigioniero” un cortometraggio di Federico Olivetti (2019) selezionato alla Giornate Degli Autori in occasione della 76. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Al momento è impegnata nella produzione del film documentario “L’URLO - Fuga dalla Libia”, soggetto di Piero Messina e Michelangelo Severgini, regia di Michelangelo Severgnni e Riccardo Biadene. Ha distribuito, in collaborazione con Reading Bloom, il film documentario “StillRecording” di Saeed Al Batal, GhiathAyoub, Syria (2018) presentato alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella 33. Settimana Internazionale della Critica e il film documentario “Mambor” di Gianna Mazzini (2019). Kama coproduce il principale festival di arte e cultura indiana in Italia, il Summer Mela ed è partner artistico ed esecutivo della rassegna Isola Edipo durante la Mostra del Cinema di Venezia.

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