Accordo di riconciliazione Hamas-Fatah
A sette anni dai sanguinosi scontri che portarono all'estromissione di Fatah dalla Striscia di Gaza ad opera di Hamas, le due anime della Palestina hanno siglato uno storico accordo di riconciliazione per formare un governo di unita' nazionale "entro cinque settimane". L'intesa e' stato raggiunto al termine di colloqui tenutesi nella notte a Gaza nella casa del premier di islamista Ismail Haniye. In un comunicato congiunto le due fazioni hanno annunciato che il governo di unita' nazionale deve essere presentato il prossimo 1 giugno. L'intesa prevede anche e l'indizione di elezioni su base nazionali sei mesi dopo un voto di fiducia da parte del parlamento palestinese.
L'intesa in pratica attua gli accordi di riconciliazione raggiunti al Cairo nel 2011 e in Qatar nel 2012. La frattura tra al-Fatah e Hamas risale al 2007, quando dopo mesi di scontri con le forze fedeli al presidente palestinese, Abu Mazen, gli islamisti si presero i controllo della Striscia di Gaza. Da allora, Hamas governa Gaza e l'esecutivo legato al presidente Abu Mazen e all'Autorita' Nazionale Palestinese guida la Cisgiordania. Finora tutti i tentativi per mettere fine alla fratttura, sono miseramente falliti. Il quotidiano israeliano "Haaretz" ha sottolineato che le due parti non hanno trovato un'intesa su una questione chiave come il futuro delle forze di sicurezza di Hamas. Non e' chiaro, infatti, se il movimento islamista smantellera' le proprie forze armate (brigate Ezzedin al Qassam) o consentira' che esse passino sotto il comando dell'Anp.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato polemicamente l'accordo, osservando che Abu Mazen antepone la riconciliazione con gli islamisti di Gaza al negoziato di pace con Israele. "Stiamo cercando di rilanciare i negoziati con i palestinesi e ogni volta che arriviamo a questo punto, (il presidente dell'Anp) Abu Mazen pone condizioni che sa che Israele non puo' accogliere. Cosi' invece che cercare di fare la pace con Israele, si muove per fare la pace con Hamas", ha detto il premier israeliano, al termine di un incontro con il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz. Il riferimento e' alle richieste avanzate martedi' da Abu Mazen per prorogare il termine del 29 aprile per i negoziati patrocinati da Usa: il leader palestinese ha ripetuto che Israele deve liberare l'ultima tranche dei 26 detenuti palestinesi nelle carceri di Israele da prima degli Accordi di Oslo, nel 1993, e che si deve affrontare urgentemente la questione delle frontiere definitive di un futuro Stato palestinese nei prossimi tre mesi, un periodo nel quale la costruzione degli insediamenti deve cessare completamente.
Dopo l'annuncio dell'accordo, centinaia di persone si sono riversate in strada a Gaza festeggiando con caroselli e scene di giubilo. Successivamente un jet da guerra israeliano ha effettuato raid sul nord della Striscia. Secondo fonti mediche sei persone sono rimaste ferite e una e' in condizioni gravi.