Amman, con un coltello nell'ambasciata d'Israele: 17enne ucciso
Nella serata di domenica, l'ambasciata israeliana ad Amman, capitale della Giordania, è stata teatro di un evento drammatico che al momento viene trattato come "incidente". Una fonte dei servizi di sicurezza giordani ha riferito all'Afp di un giordano ucciso e di un israeliano gravemente ferito all'interno della sede diplomatica nel settore di Rabieh, ovest della capitale giordana.
Secondo il quotidiano giordano AlGhad, che cita fonti della sicurezza, a morire è stato un 17enne giordano, colpito da due pallottole alle spalle dopo che aveva accoltellato al petto l'israeliano all'interno dell'ambasciata. I due sarebbero arrivati entrambi in ospedale in condizioni estremamente critiche, ma il giovane giordano è spirato a seguito delle ferite riportate. Al Wakeel News afferma che i giordani in ambasciata erano in realtà due e il secondo è stato bloccato, ma riconduce l'accoltellamento e gli spari successivi a un alterco in relazione alla consegna di una fornitura di mobili.
L'ambasciata è stata chiusa e nella zona c'è una forte presenza di forze di sicurezza. Un sito riconducibile all'esercito giordano, Hala Akhbar, ha confermato il "violento incidente" presso la sede diplomatica nella serata di domenica, il ferimento grave dell'israeliano e la morte di un giordano. Secondo diverse fonti, l'israeliano ferito sarebbe un agente della sicurezza.
Al momento nessun commento da Israele. Quello che viene trattato come "incidente" è accaduto in un momento di grande tensione a seguito della decisione del governo di Tel Aviv di piazzare i metal detector all'ingresso della Spianata delle Moschee, sito sacro tanto per gli ebrei che per i musulmani, vietando l'accesso ai minori di 50 anni. La Giordania è "custode" musulmana della Spianata e venerdì scorso ad Amman migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro Israele.