Arabia Saudita, Teheran sospende i pellegrinaggi alla Mecca
Teheran sospende il pellegrinaggio alla Mecca. Nel pieno della tensione fra i due Iran e Arabia Saudita, le autorità del Paese a confessione sciita hanno deciso di sospendere il pellegrinaggio minore o 'Umra' finché Riad non garantirà migliori condizioni di sicurezza rispetto al tragico incidente del settembre scorso alla Mecca, quando in una calca incontrollata morirono migliaia di pellegrini. La motivazione "ufficiale" dello stop è stata data dal portavoce del governo Mohammad Bagher Nobakht. Ma l'annuncio arriva in un momento delicato dopo l'assalto all'ambasciata saudita a Teheran, argomento sul quale è intervenuto l'Onu.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato infatti l'assalto all'ambasciata saudita a Teheran, seguito all'uccisione a Riad di Nimr al-Nimr, ma nel testo non si fa alcun riferimento all'esecuzione del religioso, che ha causato la violenta reazione della comunita' sciita. In una dichiarazione approvata all'unanimita' i 15 membri del Consiglio "condannano con la massima fermezza gli attacchi contro le missioni diplomatiche dell'Arabia Saudita a Teheran e Mashhad". I 15 esprimono "profonda preoccupazione" per gli attacchi e "chiedono alle autorita' iraniane di proteggere le proprieta' e il personale diplomatico, e di rispettare in pieno i loro obblighi internazionali al riguardo".
La decisione dell'Arabia Saudita di rompere le relazioni diplomatiche con l'Iran non dovrebbe avere conseguenze sugli sforzi di pace in Siria e in Yemen. Lo ha assicurato l'inviato saudita alle Nazioni Unite Abdallah al-Mouallimi. "Da parte nostra non dovrebbero esserci conseguenze, perche' continueremo a lavorare duro per sostenere gli sforzi di pace in Siria e Yemen", ha spiegato il rappresentante diplomatico. Riad "partecipera' ai prossimi colloqui sulla Siria e non li boicottera' a causa dell'Iran", ha assicurato ancora Mouallimi, il quale non ha risparmiato una frecciata a Teheran, aggiugendo che "gli iraniani, anche prima della rottura delle relazioni diplomatiche, non hanno dato un grande sostegno a questi sforzi di pace, non sono stati tanto positivi", ma hanno invece "assunto posizioni provocatorie e negative...e io non penso che la rottura delle relazioni servira' a dissuaderli dall'avere questi comportamenti".