Violente proteste nella notte a Bruxelles per la morte di un giovane mentre era in custodia della polizia dopo essere stato fermato per violazione della regola anti-Covid contro gli assembramenti: iniziata pacificamente, la manifestazione è degenerata, sono state lanciate bottiglie moltov contro un commissariato che ha rpeso fuoco e, negli scontri, è stata attaccata anche la macchina del re.
Oltre 500 manifestanti si erano radunati nella zona nord della capitale belga per la morte del 23enne Ibrahim. I manifestanti volevano giustizia e chiarimenti su come sia morto dopo il suo arresto lo scorso fine settimana. Intorno alle 16:30, alcuni hanno iniziato a lanciare proiettili contro la polizia. Il fuoco è stato appiccato anche ad altri edifici della zona. I dimostranti hanno addirittura attaccato l'auto del re Filippo che stava passando per l'area, lanciando contro il veicolo sassi e altri oggetti. Una portavoce della polizia ha riferito di un centinaio di arresti e quattro agenti feriti.
Il 23enne Ibrahim Barrie era stato fermato sabato sera dopo aver cercato di scappare agli agenti intervenuti contro presunti assembramenti. Portato in commissariato, è collassato ed è stato trasferito in ospedale dove è stato constatato il decesso. Secondo l'avvocato della famiglia Barrie, Alexis Deswaef, a un primo esame del corpo sembra che il giovane sia deceduto per un infarto. "Ci sono voluti tra i 5 e i 7 minuti perché qualcuno agisse", ha accusato il legale, "qualcuno avrebbe dovuto aiutarlo perché finché era in custodia della polizia, sono loro i responsabili".
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