Bene le aperture di Rohani ma ora servono i fatti
Dopo il discorso all’Assemblea Generale, il presidente iraniano continua a mandare segnali distensivi riguardo il dossier nucleare. In un’intervista rilasciata al Washington Post, Rohani ha affermato di ritenere che un accordo sul programma nucleare del suo Paese possa essere raggiunto nell'arco di tre mesi. Ha inoltre chiarito che l’Ayatollah Khamenei, la Guida Suprema dell’Iran, gli ha concesso pieni poteri per negoziare su questo tema.
La notizia segue le affermazioni del proprio intervento nel General Debate con le quali il presidente iraniano ribadiva l’incompatibilità dello sviluppo di armi nucleari con la dottrina di sicurezza e difesa del suo paese.
Tuttavia, l’accelerazione che il dossier nucleare sta avendo in questi giorni potrebbe essere dettata, oltre che dalla pressione che le sanzioni stanno esercitando sull’economia iraniana, anche dal timore di eventuali contraccolpi interni da parte dei rivali conservatori di Rohani. Non è infatti scontato che tutti da una parte e dall’altra siano favorevoli a trovare un accordo.
Se alle parole seguiranno i fatti lo si potrà vedere già oggi nell’incontro previsto tra i ministri degli Esteri del gruppo 5+1 (i membri permanenti al Consiglio di Sicurezza più la Germania) e il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif.
Dal sito dell'Ispi