Esteri
Che cosa c'è dietro il no agli aiuti. Il Marocco e le relazioni internazionali

L'altra faccia del terremoto
Il re Mohammed VI ha accettato solo aiuti provenienti da Spagna, Qatar, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Repubblica Ceca
In Marocco i soccorritori sono al lavoro per estrarre chi è rimasto sotto le macerie e per dare aiuto a chi è rimasto senza casa a seguito del violento terremoto. Numerosi Paesi, tra cui l’Italia, si sono immediatamente offerti di inviare aiuti alla popolazione marocchina. Lo scrive www.wallstreetitalia.com.
Tuttavia, il re Mohammed VI ha accettato solo aiuti provenienti da Spagna, Qatar, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Repubblica Ceca. Tutti gli altri paesi si sono visti chiudere la porta in faccia. Il ministro dell’Interno marocchino ha detto che la scelta è stata compiuta dopo avere fatto un’attenta valutazione delle necessità sul campo, aggiungendo poi che “la mancanza di coordinamento in casi come questo sarebbe controproducente“.
Secondo una stima preliminare delle Nazioni Unite, il terremoto di magnitudo 6.8 ha avuto effetti diretti su almeno 300mila persone in un’ampia porzione di territorio.
Nonostante l’estensione dei danni, al momento il governo del Marocco ha preferito chiedere aiuto a un numero limitato di paesi. Domenica le autorità marocchine hanno detto di avere accettato la collaborazione di Emirati Arabi Uniti, Qatar, Regno Unito e Spagna. Più tardi, la Repubblica Ceca ha fatto sapere che anche a loro è stata ricevuta una richiesta da parte del governo marocchino a inviare aiuti.
La Spagna ha dimostrato la sua solidarietà inviando nel Marocco 86 soccorritori altamente addestrati e otto cani specializzati nella ricerca e nel salvataggio. Questi sono stati schierati con l’obiettivo di fornire assistenza immediata e vitale nella localizzazione e nell’estrazione dei sopravvissuti al terremoto.
Il capo dei membri della squadra di soccorso spagnola ha sottolineato che la mobilitazione della sua squadra rispondeva a una precisa richiesta da parte delle autorità marocchine.
Il Regno Unito ha annunciato che nella giornata di ieri ha inviato a Rabat una squadra altamente specializzata composta da 60 esperti di ricerca e salvataggio, accompagnati da quattro cani addestrati per le operazioni di ricerca sotto le macerie.