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Esteri
Cina, Xi rafforza l'arsenale nucleare. "Cento silos con missili nel deserto"

Cento nuovi silos per missili balistici intercontinentali. E' il panorama che si presenta in un'area desertica a nord ovest della città di Yumen, Cina, lungo l'antica Via della Seta. Lo sostiene un report in arrivo dagli Stati Uniti curato dal James Martin Center for Nonproliferation Studies di Monterey, secondo i quali i lavori interessano una decina di siti, su una griglia che copre centinaia di chilometri quadrati di territorio nella provincia nord-occidentale del Gansu.

La svolta nucleare cinese

La convizione dei ricercatori di Monterrey deriva dal fatto che le immagini satellitari da loro acquisite presentano caratteristiche analoghe ad altri siti esistenti utilizzati come basi di lancio per l'arsenale cinese di missili balistici a testata nucleare. L'acquisizione di 100 nuovi silos millistici rappresenterebbe una grande svolta per la Cina, visto che l'Esercito popolare di liberazione possiede un numero relativamente basso di armamenti nucleari.

La potenza di fuoco del nucleare cinese

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, la Cina ha circa 350 testate nucleari, circa 30 in più rispetto al 2020 ma molte meno rispetto a Stati Uniti e Russia. Aggiungerne altre 100 sarebbe un rafforzamento notevole che aumenterebbe in modo sostanzioso il deterrente nucleare cinese, di frionte alla crescente incertezza internazionale che avvolge la posizione geopolitica cinese e i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti. 

Come ha ammesso lo stesso Xi Jinping nel suo discorso a chiusura delle celebrazioni del centenario del Partito comunista, la Cina deve far fronte a un ambiente internazionale che sta diventando sempre più ostile. E per questo il presidente cinese ha insistito sulla necessità di proseguire l'ammodernamento delle forze armate e la prontezza a combattere e a rispondere alle minacce esterne. Al centro dei pensieri c'è soprattutto Taiwan, che lo stesso Xi ha ribadito essere una priorità strategica per la Repubblica Popolare, che intende completare la "riunificazione" entro il 2049, centenario della sua fondazione.

Trump e Biden cercano di coinvolgere la Cina negli accordi nucleari multilaterali

Il tema del nucleare è uno dei dossier spinosi che dividono Washington e Pechino. Già Donald Trump negli scorsi anni mirava all'inclusione della Repubblica Popolare negli accordi multilaterali di non proliferazione. In questo senso va letto il fatto che l'ex presidente degli Usa abbia fatto diventare carta straccia alcuni degli accoedi stipulati con la Russia ai tempi della guerra fredda e dell'Unione Sovietica. La stessa cosa sta provando a farla Joe Biden.

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