Cina, report annuale sull'economia: "Nettamente aumentati fattori di rischio"
La Cina studia “piani alternativi” per fronteggiare le fonti di turbolenza e di rischi economico
La Cina studia “piani alternativi” per fronteggiare le fonti di turbolenza e di rischi economico, che sono aumentate “nettamente”. E’ quanto emerge dalla Conferenza Centrale sul Lavoro Economico che si è chiusa ieri a Pechino, a cui hanno partecipato alti funzionari cinesi, tra cui i sette membri del Comitato permanente del Politburo, il vertice del Partito comunista cinese, con al centro lo stesso presidente cinese e segretario generale del Pcc, Xi Jinping. La Conferenza è l’appuntamento che si tiene annualmente intorno alla metà di dicembre e che stila gli obiettivi in tema di economia dell’anno successivo, in vista dei lavori dell’Assemblea nazionale del popolo, il parlamento cinese, che si riunisce a marzo di ogni anno: la sessione si apre con il discorso del primo ministro, durante il quale viene svelato l’obiettivo di crescita per l’anno in corso.
“Le pressioni al ribasso sull’economia stanno aumentando” e “l’attuale crescita economica mondiale continua a rallentare”, è il quadro che emerge dal comunicato diffuso nella serata di oggi dall’agenzia Xinhua, al termine dei tre giorni di riunione. “Le fonti di turbolenza globale e di rischio sono aumentate nettamente. Dobbiamo essere ben preparati con piani alternativi”, prosegue la nota. Il comunicato sottolinea l’importanza del mantenimento della stabilità dell’economia, che deve rimanere “in un range ragionevole”. La Cina deve avere una politica fiscale “dinamica” e una politica monetaria “prudente”, ma “flessibile e appropriata”, in linea con lo sviluppo economico. Tra i punti su cui concentrarsi per il prossimo anno vengono citati il manifatturiero avanzato, l’economia digitale e le infrastrutture strategiche, ma anche il settore agricolo, con un riferimento alla necessità di mantenere “stabile” il prezzo della carne suina, principale causa dell’aumento dell’inflazione in seguito all’epidemia di peste suina africana che da agosto 2018 ha decimato gli allevamenti in tutto il Paese.
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