Corea del Nord, Pyongyang rifiuta il dialogo con gli Usa e Seul
La Corea del Sud conferma il coordinamento con gli Stati Uniti nella gestione della crisi nord-coreana. Ma Kim non vuole il dialogo
Nord Corea: Seul, coordinamento con Usa ma no Pyongyang a dialogo
La Corea del Sud conferma il coordinamento con gli Stati Uniti nella gestione della crisi nord-coreana, dopo le parole pronunciate a Pechino dal segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, che nella serata di sabato ha dichiarato che tra Washington e Pyongyang ci sono "due, tre canali di comunicazione" aperti, per possibili colloqui sul programma nucleare di Pyongyang.
"Il nostro governo ha affermato che il dialogo puo' essere raggiunto in molteplici formati, inclusi i dialoghi bilaterali tra Stati Uniti e Corea del Nord, quelli tra Corea del Sud e Corea del Nord, e quelli multilaterali", ha dichiarato il portavoce di Cheng Wa Dae, la Casa Bianca sud-coreana, Park Soo-hyun, precisando che il regime di Kim Jong-un, non ha, pero', mostrato interesse per il dialogo. Le parole provenienti da Seul seguono di poche ore quelle di Donald Trump, che su Twitter chiedeva al suo segretario di Stato, Rex Tillerson, di "non sprecare tempo" con i tentativi di colloqui con Pyongyang. "Risparmia le energie, Rex, faremo cio' che deve essere fatto!", ha scritto Trump in un tweet. Poche ore piu' tardi, Trump ha ribadito la sua posizione, sempre su Twitter, con qualche imprecisione. "Essere cortesi con Rocket Man", il nomignolo con cui chiama Kim Jong-un, "non ha funzionato in 25 anni, perche' dovrebbe funzionare ora?". Kim Jong-un, che ha poco piu' di trenta anni, e' al potere in Corea del Nord da meno di sei anni, da dopo la morte del padre, Kim Jong-il, avvenuta nel dicembre 2011. "Clinton ha fallito, Bush ha fallito e Obama ha fallito. Io non falliro'", ha concluso Trump.