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Esteri
Coronavirus, nave ferma a Civitavecchia.Negativi i test sui passeggeri cinesi

Negativi i test sui passeggeri cinesi

 

Dopo l'ok della capitaneria di porto scatta il veto del sindaco di Civitavecchia

"Al momento, dalla nave da crociera ormeggiata al porto di Civitavecchia sono stati fatti scendere solo i bagagli ma non le persone. Si attende ancora l'esito delle analisi su un paziente che sta effettuando l'ospedale Spallanzani". Lo dice all'AGI il Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco che ha inviato un Pec a tutte le amministrazioni competenti chiedendo che i passeggeri non vengano fatti scendere fino all'arrivo dei risultati dall'ospedale di Roma. "Devo tutelare la salute dei miei concittadini", aggiunge il sindaco. 

Civitavecchia, primi test sulla nave rassicuranti

Sono stati autorizzati a sbarcare 1.143 dei 7mila passeggeri bloccati da questa mattina sulla nave della Costa Crociere ferma nel porto di Civitavecchia dopo che una donna di 54 anni, residente a Hong Kong, era stata posta in isolamento per febbre alta. E' quanto apprende l'Adnkronos da fonti della Capitaneria di Porto di Civitavecchia. I passeggeri che sbarcheranno sono quelli che hanno concluso la crociera e che sarebbero comunque dovuti sbarcare a Civitavecchia. L'autorizzazione allo sbarco è stata data dalle autorità sanitarie che si stanno occupando del caso.

VIRUS CINA: PASSEGGERI TRANQUILLI A BORDO TRA PISCINA, SPA E PALESTRA IN ATTESA SBARCARE

Mentre si attende l'autorizzazione a scendere per tutti i passeggeri della Costa Smeralda, a bordo la vita continua in tranquillità tra chi fa un tuffo in piscina, chi va in palestra e chi alla spa.

La nave Costa Smeralda è ferma da questa mattina al porto di Civitavecchia a causa della febbre alta riscontrata in una passeggera originaria di Macao, che ha fatto scattare il protocollo d'emergenza coronavirus.

Atteso ok di Pechino per i rimpatri

Tutto pronto per la partenza dell'aereo che dovrà riportare una sessantina di italiani in patria da Wuhan, la città cinese epicentro dell'epidemia del coronavirus. Mancano però ancora "alcuni passaggi" per il via libera definitivo del governo di Pechino alla partenza dei connazionali, spiegano fonti della Farnesina, assicurando comunque che il governo lavora senza sosta per organizzare il loro ritorno il prima possibile.

VIRUS CINA: DUE ASIATICI CON FEBBRE SU NAVE CIVITAVECCHIA, IN CORSO CONTROLLI A BORDO

Una nave da crociera è bloccata a Civitavecchia a causa della febbre alta riscontrata su due passeggeri di origine asiatica che ha fatto scattare il protocollo d'emergenza coronasvirus. A bordo è intervenuta la squadra di lavoro d'emergenza coronavirus da poco allestita dalla Asl locale, il ministero della Salute è stato allertato. Sono stati presi i campioni dai due asiatici e portati d'urgenza a Roma per una verifica. Migliaia di passeggeri e il personale sono ancora a bordo. I pullman, treni speciali, ncc e taxi pronti al trasferimento dei crocieristi a Roma e nelle altre località sono fermi, vuoti, nel piazzale antistante il porto. Il sito web etrurianews.it che monitora la situazione è andato in tilt per il numero eccessivo degli accessi.

Coronavirus, atteso ok Pechino per rimpatri italiani: si studia quarantena di 14 giorni

Nel frattempo anche il governo britannico ha fatto sapere che i britannici che vogliono tornare a casa dovranno aspettare: ​“Stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa sani e salvi. Una serie di voli dei vari Paesi finora non sono riusciti a partire come previsto", ha spiegato il Foreign Office. I britannici di rientro da Wuhan dovranno restare due settimane in quarantena presso una struttura del servizio sanitario nazionale (Nhs). Sul luogo dove verranno ospitati e su come verrannotrattati, con una eventuale quarantena, i circa 60 italiani che neiprossimi giorni verranno rimpatriati da Wuhan, il ministro della SaluteRoberto Speranza sottolinea che "sono al vaglio tutte le ipotesi".Quanto alla possibilita' che vengano ospitati negli ospedali militari,il ministro ha precisato: "Ci sono valutazioni in corso, decidera' laTask Force, non e' stato ancora stabilito nulla". 

Virus Cina: Codacons, se non quarantena denunceremo min.Salute

"I 60 italiani che domani rientreranno da Wuhan grazie al volo organizzato dall'Unita' di Crisi della Farnesina, dovranno essere sottoposti a quarantena e collocati in isolamento totale, almeno fino a che non sara' garantita l'assenza di rischi sul fronte sanitario". Lo afferma il Codacons, che si dice pronto a denunciare il Ministero della salute se non saranno adottate misure a tutela dalla pubblica incolumita'. "Indipendentemente se i nostri connazionali mostrino o meno sintomi sospetti, appare evidente a tutti che la gravita' della situazione impone misure d'emergenza - spiega l'associazione - gli italiani che rientreranno domani in patria dovranno necessariamente essere posti in quarantena per tutto il tempo necessario a garantire l'assenza di rischi per la popolazione, e non dovranno entrare in contatto con altri cittadini, se non col personale sanitario. Qualora non venissero adottati provvedimenti in tal senso - conclude il Codacons - siamo pronti a denunciare il ministero della Salute per i pericoli anche potenziali sul fronte della pubblica incolumita'".

Coronavirus, un caso sospetto ad Alessandria

Intanto una donna, rientrata dalla Cina dopo alcuni mesi, e' in isolamento all'ospedale diAlessandria perche' presenta sintomi influenzali simili a quelli delcoronavirus. Per confermare l'eventuale infezione, la paziente sara'sottoposta ad ulteriori accertamenti clinici. 

 Virus Cina: la Russia chiude la frontiera terrestre

La Russia chiudera' la frontiera terrestre con la Cina per arginare la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus. Lo ha annunciato il premier russo, Mikhail Mishustin, che ha firmato il relativo ordine. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti. 

VIRUS CINA: FEDERCALCIO CINESE BLOCCA INIZIO CAMPIONATO

La Federcalcio cinese, la Chinese Football Association, ha annunciato il rinvio di tutte le partite in programma nel 2020 a causa dell'epidemia del coronavirus. La nuova stagione della Super League cinese, la prima divisione del campionato cinese, sarebbe dovuta partire il 22 febbraio. In una nota la Federazione spiega che il rinvio dell'inizio della stagione riguarderà le "competizioni di tutti i tipi e a tutti i livelli" per proteggere i giocatori e il pubblico.

Virus Cina: primo caso confermato in India, studiava a Wuhan

Primo caso confermato di contagio dal nuovo coronavirus della polmonite in India. Si tratta di un giovane originario dello Stato del Kerala, scrivono i media locali, che studiava all'universita' di Wuhan, la citta' cinese epicentro dell'epidemia. Il giovane e' in condizioni stabili e monitorato da vicino.

Virus Cina:a casa cittadini Usa,Giappone e Singapore

I governi di Usa, Singapore e Giappone sono finora riusciti a portare a casa i loro connazionali da Wuhan, la città epicentro dell'epidemia di coronavirus che ha già fatto oltre 170 vittime in Cina. Ma altri Paesi attendono il via libera del governo di Pechino oppure hanno rinviato i voli in partenza dall'Hubei per ragioni non chiare. Tutti i Paesi devono inoltre fare i conti su come gestire i loro concittadini rientrati in patria, potenzialmente già contagiati dal virus. Di seguito una sintesi della situazione.

GIAPPONE: due aerei sono già arrivati a Tokyo, il primo mercoledì con a bordo 206 connazionali; il secondo oggi, con 210 persone a bordo. Previsto un terzo volo. Siccome il governo non ha la possibilità legale di obbligare all'isolamente, Tokyo consente l'autoquarantena che però ha suscitato critiche nel Paese.

SINGAPORE: 92 cittadini sono arrivati stamane all'aeroporto di Changi: quelli con febbre o sintomi respiratori anomali sono stati portati in ospedale per ulteriori esame; gli altri, compresi i diplomatici che hanno lavorato al loro ritorno, sono stai messi in quarantena.

USA: sono arrivati in California ieri 201 americani, che sono stati sottoposti a tre giorni di monitoraggio presso una base militare in California. Per il resto dei Paesi la situazione è ancora ferma. Per la sessantina di italiani bloccati a Wuhan, è tutto pronto per la partenza dell'aereo che dovrà riportarli in patria. Mancano però ancora "alcuni passaggi" per il via libera definitivo del governo di Pechino, spiegano fonti della Farnesina, assicurando comunque che il governo lavora senza sosta per organizzare il loro ritorno il prima possibile. Nel frattempo anche il governo britannico ha fatto sapere che i britannici che vogliono tornare a casa dovranno aspettare: ​“Stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa sani e salvi. Una serie di voli dei vari Paesi finora non sono riusciti a partire come previsto", ha spiegato il Foreign Office. I britannici di rientro da Wuhan dovranno restare due settimane in quarantena presso una struttura del servizio sanitario nazionale (Nhs). Il governo francese ha annunciato che un aereo militare con un gruppo di medici sarebbe partito mercoledì sera per evacuare i circa 200 connazionali e spera di riportarli venerdì; ancora da capire dove, se e quando arriveranno, verranno messi in quarantena. Parigi ha in programma di far partire un secondo volo e ha detto di aver ricevuto richieste da Spagna, Germania, Danimarca, Polonia e altri Paesi extra-comunitari, come il Messico, perchè i loro concittadini possano salire.

La Corea del Sud ha in programma due charter per evacuare circa 700 connazionali, ma finora i due voli sono stati tutti ritardati per cause sconosciute. Il governo ha proposto l'isolamento di chi rientra nelle città di Asan e Jincheon ma ci sono state proteste. L'Indonesia sta cercando di evacuare i 243 concittadini e metterli in quarantena, ma finora non c'è riuscita. Identica situazione per Nuova Zelanda e Australia. Gli australiani dovranno pagarsi il biglietto, l'equivalente di 1800 euro e poi firmare una 'liberatoria' per assicurare che accettano di essere messi in quarantena per 14 giorni nell'isola di Christmas, nell'Oceano Pacifico. Al termine delle due settimane, gli australiani saranno sbarcati a Perth e da lì pagarsi un altro biglietto per tornare nelle loro città di residenza. Intanto l'associazione dei medici australiani ha definito "non esattamente adeguata" la scelta di mettere gli australiani in isolamento nell'isola di Christimas, usata da tempo come centro di detenzione per gli irregolari che tentano di arrivare illegalmente, via mare, in Australia. "Sono persone già abbastanza traumatizzate", dice l'Australian Medical Association. Ma finora comunque di costoro non è partito nessuno.

Coronavirus: i sintomi iniziali sono simili a quelli influenzali

Il virus cinese si presenta con sintomi molto simili a quelli influenzali. I principali sono:

  • tosse
  • febbre
  • difficoltà respiratorie
  • malessere generale

I casi più gravi possono degenerare in polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (Sars), insufficienza renale e morte.

Virus cinese: quanto dura l’incubazione

Gli esperti fanno sapere che il coronavirus ha un periodo di incubazione di circa 10-14 giorni. Il problema sorto nei giorni scorsi è che, secondo alcune segnalazioni, il virus potrebbe essere trasmesso anche quando non sono ancora emersi i sintomi e dunque durante l’incubazione. Questo rischio potrebbe essere una delle cause della possibile esplosione del virus, perché molte persone potrebbero essere infette senza saperlo e dunque potrebbero non prestare attenzione, viaggiando e stando a contatto con gli altri.

"Uno studio ha rilevato pazienti asintomatici? Non c’è da stupirsi, succede anche con l’influenza. Le misure adottate dalla Cina sono state tempestive e credo siano efficaci" ha però rilevato Massimo Galli, infettivologo e professore alla Statale di Milano.

Coronavirus: come avviene il contagio

Oggi il virus può essere trasmesso da persona a persona, con contatto diretto con i pazienti infetti.

Si trova comunemente nel mondo animale e passa all’uomo con “un contatto diretto, non a caso ad ammalarsi sono stati i frequentatori di un mercato di esemplari vivi. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un'altra persona. Insomma ci vuole un contatto molto stretto” ha spiegato Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità.

“Dobbiamo preoccuparci di un contagio non controllabile e sicuramente di un aumento del numero di casi, quindi di un peso per la sanità pubblica di tutte queste infezioni respiratorie acute che, ogni anno, causano dolore, ricoveri ospedalieri e, in soggetti più fragili, anche il decesso” ha affermato alla RSI Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano.

Coronavirus e Sars: il collegamento

Il virus cinese che si sta diffondendo è “parente di quello della Sars” ha spiegato Giovanni Rezza, precisando: “Dovrebbe avere l'80-90% del patrimonio genetico identico. Dobbiamo evitare che arrivi da noi”.

“Il nuovo virus è vicino al progenitore selvatico della Sars” ha affermato anche Ilaria Capua, virologa dell’Università della Florida. L’esperta ha inoltre ricordato: “Anche quel virus era emerso in un mercato di animali vivi, dove aveva fatto salto di specie e poi era entrato nel condotto di aerazione di un albergo contagiando un certo numero di persone”.

Coronavirus: “10 volte la scala dell'epidemia della Sars”

"Non ho mai provato paura. Stavolta ho paura". A parlare è Guan Yy, un virologo cinese intervistato dal gruppo media di Pechino Caixin. Secondo Guan non abbiamo ancora visto il peggio: "L'epidemia di coronavirus potrebbe raggiungere 10 volte la scala dell'epidemia del 2003 della sindrome respiratoria acuta grave (Sars)".

Guan ha contribuito ad identificare il virus Sars, anch'esso appartenente alla famiglia dei coronavirus. Colpì più di 8000 persone e uccise 774. Il nuovo coronavirus, tuttavia, sembra essere molto meno mortale della SARS.

Coronavirus, il picco tra marzo e maggio?

Un altro studioso, Yu Xiaohua, ha invece dichiarato al South China Morning Post che il culmine dell'epidemia potrebbe arrivare a marzo, con effetti che potrebbero farsi sentire fino a inizio maggio. La sua previsione si basava su un modello matematico che utilizzava i dati dell'epidemia di Sars. Tuttavia, ha detto al 21st Century Business Herald, un giornale cinese, che le previsioni non tengono conto dei tentativi in ​​corso del governo di limitare la diffusione del virus, inclusa la quarantena di più città.

Coronavirus cura

Non esiste ancora il vaccino né un trattamento specifico. Vanno curati i sintomi.

Coronavirus, come si è diffuso? I portatori potrebbero non essere i serpenti

Potrebbero non essere i serpenti gli animali che trasportano il virus responsabile del focolaio virale che ha avuto origine in Cina nella città di Wuhan. Ne è convinto David Robertson dell'Università di Glasgow in Scozia che in un articolo apparso su un forum di discussione specializzato e riservato a medici e virologi, ha spiegato che nel genoma del virus "Non ci sono prove del coinvolgimento di serpenti".

Molti scienziati sospettano che un animale sconosciuto che trasporta 2019-nCoV abbia diffuso il virus all'uomo in un mercato di frutti di mare e animali selvatici vivi a Wuhan, dove i primi casi sono stati documentati a dicembre. "L'ospite intermedio è il pezzo mancante del puzzle: come sono state contagiate tutte queste persone?".

Fake news sul coronavirus

Falsa la notizia secondo cui, per alcuni utenti di Twitter di origine americana, il coronavirus cinese sarebbe stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute e che brevetto sarebbe poi stato approvato dal governo degli Stati Uniti. Come hanno svelato i fact-checker americani di Snopes.com, l’azienda ha in realtà chiesto un brevetto per creare un vaccino per prevenire malattie di tipo respiratorio in uccelli e altri tipi di animali. Questo virus non è però dello stesso ceppo che si sta diffondendo in Cina in questi giorni. Cosi’ come è una esagerazione dire che a Pechino non si festeggerà piu’ il Capodanno Cinese. Il dipartimento del turismo e della cultura della capitale cinese, come riportato tra gli altri da Cnn e da France24, ha annunciato la cancellazione dei principali festeggiamenti pubblici in occasione del capodanno cinese – inclusi i festeggiamenti religiosi nei templi per prevenire e controllare i rischi di epidemia.

Come prevenire il coronavirus: consigli

Per evitare di entrare in contatto con il virus cinese e di essere contagiati è opportuno seguire alcune regole basilari.

  • Lavare spesso le mani
  • Starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta
  • Gettare fazzoletti usati in cestini
  • Usare la mascherina in caso di influenza
  • Evitare frutta e verdure non lavate
  • Evitare carne cruda o poco cotta
  • Evitare bevande non imbottigliate
  • Evitare di andare nei mercati di prodotti alimentari freschi
  • Evitare il contatto con persone che hanno sintomi sospetti
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