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Esteri
Coronavirus, primo morto a Hong Kong. In Corea stop alla produzione di auto

Hyundai interrompe la produzione in una delle sue linee di assemblaggio

Hyundai, la principale casa automobilistica della Corea del Sud, ha interrotto la produzione in una delle sue linee di assemblaggio a causa di una carenza di componenti legata al nuovo coronavirus in Cina e sta prendendo in considerazione misure più ampie, ha detto l’azienda.

Coronavirus: fonti, test negativo su 17enne rimasto in Cina 

Fonti della Farnesina confermano che è negativo al test sul coronavirus il ragazzo di 17 anni che domenica notte non era potuto partire dalla Cina a causa della febbre. 

 

Coronavirus, primo caso in Belgio: è rimpatriato da Wuhan

Primo caso accertato di Coronavirus in Belgio. La ministra della sanità, Maggie De Block, ha annunciato in un comunicato che uno dei nove cittadini belgi rimpatriati domenica da Wuhan è infettato dal Coronavirus. "I nove compatrioti che sono arrivati domenica sera da Wuhan hanno subito ieri dei test approfonditi all'ospedale militare di Neder-Over-Heembeek", ha spiegato la ministra: "uno di loro sembra essere infettato dal nuovo Coronavirus. I risultati dei test degli altri compatrioti sono negativi". Secondo il comunicato, la persona risultata positiva al Coronavirus per il momento non presenta sintomi ed è trasferita all'ospedale universitario Sant Pierre di Bruxelles, uno dei due centri approntati in Belgio per fronteggiare casi di Coronavirus. 

Coronavirus, le autorità confermano il primo morto a Hong Kong

È di questa notte la notizia del primo morto per Coronavirus nell'ex colonia britannica. Sono state le autorità a confermarlo. Si tratta di un uomo di 39 anni che era stato a Wuhan, focolaio dell'epidemia in Cina, lo scorso gennaio. Si tratta della seconda vittima del coronavirus fuori dalla Cina, dopo il decesso di domenica nelle Filippine.

Coronavirus, Tokyo mette in quarantena una nave con 3.500 a bordo 

Il Giappone ha messo in quarantena una nave da crociera con 3.500 persone a bordo dopo che un passeggero di 80 anni è risultato positivo al coronavirus cinese. Si tratta della Diamond Princess ormeggiata nel porto di Yokohama con 2.500 passeggeri e 1.000 membri dell'equipaggio. Intanto, è salito a 20.438 il numero dei contagiati dal coronavirus in Cina. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino precisando che il dato è aggiornato al 3 febbraio. I morti sono 425.

Coronavirus, la città cinese ​Hangzhou chiude 3 distretti e Macao chiude i casino per due settimane

La città cinese di Hangzhou ha chiuso tre distretti per contenere la diffusione del coronavirus. Lo hanno reso noto le autorità locali. Il virus ha già ucciso 425 persone in Cina. Mentre Macao chiuderà tutti i suoi casino per due settimane come misura precauzionale per il coronavirus. Lo ha annunciato il governatore dell'ex colonia portoghese, Ho Iat-seng. "Sospenderemo tutte le attività di gioco d'azzardo e quelle legate ai casino per mezzo mese", ha affermato.

Coronavirus, sud-coreana contagiata dopo viaggio in Thailandia

Una donna sud-coreana è risultata positiva ai test sul coronavirus dopo una visita in Thailandia. Lo confermano le autorità sanitarie sud-coreane. La donna, la sedicesima paziente confermata nel Paese, era tornata da un viaggio in Thailandia il 19 gennaio scorso e aveva cominciato a mostrare sintomi il 25 gennaio scorso. Per diversi giorni le sue condizioni non erano migliorate e ieri si era sottoposta agli esami sul coronavirus, risultando positiva.

La donna è stata sottoposta a quarantena e le autorità sud-coreane stanno indagando sul suo itinerario di viaggio e sui suoi contatti per accertare la trasmissione da uomo a uomo, in quello che appare essere il secondo caso in Corea del Sud di contrazione del virus all'estero da parte di una persona che non è stata in Cina, dopo il caso di un cittadino cinese di 48 anni che lavorava come guida turistica in Giappone. La Thailandia ha riportato finora 19 casi accertati di coronavirus.

Coronavirus, Hyundai interrompe produzione: mancano componenti

Hyundai, la principale casa automobilistica della Corea del Sud, ha interrotto la produzione in una delle sue linee di assemblaggio a causa di una carenza di componenti legata al nuovo coronavirus in Cina e sta prendendo in considerazione misure più ampie, ha detto l'azienda. Le catene di fornitura nell'industria automobilistica operano su base just-in-time. Nel 2011, il terremoto e lo tsunami di Fukushima, in Giappone, hanno distrutto uno stabilimento della Renesas Electronics, lo specialista giapponese di vari chip per automobili e dispositivi elettronici. L'epidemia di polmonite virale in Cina ha interrotto la fornitura di componenti per il cablaggio, ha detto un portavoce della Hyundai.

"Per il momento, la linea di produzione delle berline Genesis presso lo stabilimento 5 di Ulsan è stata temporaneamente sospesa", ha detto. Non è chiaro quando la produzione potrebbe riprendere, la casa automobilistica sta discutendo con il sindacato la possibilità che nuovi impianti siano costretti a sospendere la produzione. Wuhan, epicentro dell'epidemia, è un importante centro dell'industria automobilistica cinese, dove la PSA francese e la Renault hanno installato la maggior parte dei loro stabilimenti nel paese. Hyundai ha fabbriche in Corea del Sud ma anche all'estero, in particolare in Cina. 

 

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