Elezioni Uk, verso il "hung Parliament": nessun partito avrà la maggioranza
Uk, caos istituzionale all'"italiana"
Alla vigilia dell'apertura dei seggi per le elezioni anticipate britanniche, nuove cattive notizie dagli ultimi sondaggi per il premier conservatore Theresa May, che il 18 aprile le convoco', per ottenere una maggioranza piu' ampia e quindi piu' forza negoziale con l'Ue per la Brexit.
L'ultima rilevazione YouGov da' in percentuale (indicativa ma non determinante nel sistema maggioritario a turno unico "first pass the post" britannico) del 42%, avanti di soli 4 punti rispetto ai laburisti di Jeremy Corbin al 38%. Ma ancora peggio delle ultime rilevazioni, tradote in segi le percentuali confermano che i Tory perderebbero la maggioranza attuale di 330 seggi su 650 conquistata dall'ex premier David Cameron a maggio del 2015.
Anzi. Perderebbero ben 26 seggi fermandosi a quota 305, 21 deputati in meno dei 326 richiesti sulla carta per governare da soli. I laburisti ne otterrebbero 266, 34 in piu' rispetto a 5 ani fa. In calo anche gli scozzesi dello Scottish National Party (la sorpresa del 2015 con 56 deputati, ben 50 in piu' del voto del 2010) della 'first minister' Nicola Sturgeon, che ne prenderebbero solo 46. Fuori del tutto gli eurofobici dell'Ukip (che peraltro dopo aver dato la spinta a Londra fuori dall'Ue non hanno in teoria piu' alcuna region d'essere) con il 4% ma nessun deputato.
In crescita gli ex alleati di governo (2010-2015 dei Tory) i liberal-democratici: 12 deputati contro gli 8 delle elezioni di 2 anni fa. Se giovedi' sera alle 22 locali (le 23 in Italia) gli exit poll confermeranno la tendenza, e poi lo fara' anche lo spoglio delle schede, oltre a rappresentare una debacle totale per il premier (molto) uscente, sara' dura per chiunque con un Parlamento appeso (hung Parliament), senza ne' una maggioranza chiara ne' facili alchimie di coalizione, formare un governo. Situazione molto 'italiana' ma pochissimo britannica.