Voto in Turchia, trionfa Erdogan. Presidente già al primo turno
Recep Tayyip Ergodan sembra in netto vantaggio nella corsa verso la presidenza turca. Secondo i primi calcoli della tv di Stato turca, Erdogan sarebbe in vantaggio con il 56,4 per cento dei voti con il 43 per cento dei seggi scrutinati, quindi vincerebbe senza dover ricorrere al ballottaggio. Più indietro il principale candidato dell' opposizione, Ekmeleddin Ihsanoglu, con il 32,3%, e il candidato curdo Selahattin Demirtas fermo al 10,8%. Si tratta della prima elezione diretta del presidente turco. Precedentemente, era il parlamento ad eleggere il Capo dello stato.
Il premier è il superfavorito nella corsa a tre per la poltrona di Abdullah Gul, che non poteva candidarsi per vincoli costituzionali. Per la stessa ragione Erdogan non poteva ricandidarsi per la terza volta come premier. Il “sultano”, come lo chiamano i suoi detrattori, nei sondaggi degli ultimi due mesi ha sempre sfondato la soglia del 50 per cento delle preferenze di voto per essere eletto al primo turno. Gli altri due candidati, l'ex segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica Ekmeleddin Ihsanoglu e il candidato del filo-curdo Partito democratico del popolo Selahattin Demirtas, difficilmente potranno insidiare la sua elezione, tanto che il partito islamico Akp di Erdogan ha già predisposto i festeggiamenti per stasera.
Un'elezione di Erdogan alla presidenza porterebbe con sé anche il sicuro anticipo delle elezioni parlamentari, attualmente fissate per il giugno del 2015. L'Akp dovrebbe a quel punto scegliere un nuovo leader e un nuovo premier. E con la vittoria annunciata di Erdogan, la Turchia si prepara, sottolineano alcuni analisti, a un cambiamento di volto e di regime. Da un sistema parlamentare a un potere presidenziale 'putiniano', da un assetto istituzionale laico ereditato da Mustafa Kemal Ataturk, fondatore nel 1923 della repubblica turca moderna sulle rovine dell'impero ottomano, a una linea islamica e autoritaria.