Francia, approvato in via definitiva tra le polemiche il Jobs Act
E' legge la riforma del lavoro voluta dal presidente francese François Hollande
E' legge la riforma del lavoro voluta dal presidente francese Francois Hollande, controversa nei contenuti quanto nel metodo di approvazione. Per evitare il passaggio alla Camera bassa, il primo ministro Manuel Valls e' infatti ricorso per ben tre volte al comma 3 dell'articolo 49 della Costituzione francese, che consente di approvare un testo in prima lettura al Senato senza passare per l'Assemblea Nazionale, che puo' a sua volta reagire con una mozione di sfiducia nei confronti del governo. E' proprio la mancata presentazione di una mozione alla Camera a dare al testo definitiva forza di legge: le opposizioni di destra ne avevano avanzata una dopo il primo si' del Senato ed erano uscite sconfitte e non hanno ritenuto di voler ritentare; le opposizioni di sinistra sono numericamente troppo deboli per provarci.
La 'Loi Travail' ha suscitato fortissime proteste e imponenti manifestazioni nel Paese sin dallo scorso febbraio, quando ne fu reso noto il contenuto: una liberalizzazione drastica del mercato del lavoro sul modello delle riforme Hartz varate in Germania. Il testo attuale e' annacquato rispetto all'originale, in seguito alle modifiche concordate con i sindacati meno intransigenti, ma rimane immutato il fulcro dell'impianto: un forte ridimensionamento della contrattazione nazionale a favore della contrattazione aziendale. L'impresa potra' quindi fissare in autonomia le regole sugli orari di lavoro e sulla remunerazione degli straordinari, il cui premio minimo e' fissato al 10%. A far discutere sono inoltre le norme che rendono piu' semplici i licenziamenti economici, in particolare per le piccole imprese. La Confederazione Generale dei Lavoratori francesi ha gia' annunciato che tornera' in piazza a settembre.