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G7, bilaterale Meloni-Trump su una panchina di legno. Dazi, Iran e accordi Italia-Usa

La premier: "Bisogna riaprire la strada del negoziato con Teheran"

di Redazione Esteri

G7, Meloni vede Trump e chiede la de-escalation in Iran

A margine del G7 di Kananaskis in Canada, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'incontro bilaterale con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump - spiega una nota di palazzo Chigi - ha confermato l’importanza del conseguimento di un accordo sul negoziato commerciale Ue-Usa e di affrontare il tema delle prospettive del prossimo vertice Nato dell’Aja. Nel colloquio, andato in scena curiosamente su una panchina di legno del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, si è affrontato anche il tema della delicata situazione in Medio Oriente. L'incontro ha permesso a Trump e Meloni di discutere dei più recenti sviluppi in Iran, riaffermando l’opportunità di riaprire la strada del negoziato. La premier Meloni, nel corso della conversazione, ha anche ribadito la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza.

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A dividere i Grandi al vertice di Kananaskis è stato soprattutto il dossier sul conflitto tra Teheran e Tel Aviv. I leader europei non nascondono la propria preoccupazione sullo stato dell’economia, sulla possibilità per esempio di una ricaduta sul prezzo del petrolio e del gas. Per questo motivo spingono per abbassare la tensione. Disponibili a cedere sulla prospettiva di un riferimento in una dichiarazione sia sull’Ucraina che su Gaza, con la premier Meloni che ha cercato e trovato sponde per un allentamento della pressione sulla Striscia. Per tutta la giornata sono andate avanti le trattative per arrivare a una dichiarazione congiunta sulla necessità di una de-esclation. Il testo redatto dagli sherpa è bilanciato, hanno sottolineato fonti italiane, tuttavia il presidente americano non ha firmato il documento che prevedeva il riconoscimento di Tel Aviv all’autodifesa ma chiedeva di aprire ad un negoziato.

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