Brexit, Germania: terremoto politico. Destra anti-Europa al 14%
Germania, Cdu-Spd per la prima volta sotto il 50%
Terremoto politico in Germania. All'indomani del voto favorevole dei britannici all'uscita dall'Unione europea, Alternative für Deutschland, la destra tedesca anti-Ue e anti-immigrazione, balza al 14% attestandosi come terza forza politica del Paese superando i Verdi. Non solo, la Grande Coalizione che governo a Berlino, formata dai cristiano-democratici e dai social-democratici, per la prima volta scende sotto il 50%. Se si votasse oggi per le Politiche, infatti, AfD diventerebbe il terzo partito dopo la Cdu di Angela Merkel e la Spd. Secondo un sondaggio realizzato dall'Istituto Infa, ad oggi Cdu e Csu si attestano insieme al 30% (minimo storico), i social-democratici dell'Spd crollano al 19%, AfD al 14, i Verdi al 13, la Linke (la formazione di estrema sinistra post-comunista) all'11 e la Fdp all'8 per cento.
Si tratta di numeri che mettono a serio rischio il governo tedesco. Il prossimo anno si vota per il Bundestag e quindi la Merkel, se non vuole continuare a perdere terreno a favore dell'AfD, e lo stesso discorso vale per la Spd, dovrà necessariamente alzare i toni sia sull'immigrazione sia sul rispetto dei vincoli europei. E quindi è facile prevedere che da parte della Cancelliera un irrigidimento sui temi chiave dell'Unione con il no di Berlino ad ulteriori concessioni ai paesi, come l'Italia, che hanno difficoltà a far quadrare i conti. La Brexit sta ridisegnando la geografia del potere non solo a Bruxelles e a Londra ma anche negli altri paesi dell'Unione. Proprio a partire dalla locomotiva tedesca.