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Esteri
Guerra dei dazi, crollo Wall Street e Tokyo. In rosso le piazze europee

Borse europee: avvio in ribasso

 

Avvio in ribasso delle borse europee dietro Wall Street, Tokyo e i mercati asiatici, tutti preoccupati per una possibile guerra commerciale tra Usa e Cina. A Parigi l'indice Cac perde lo 0,99%, pari a 51,39 punti, a 5.115,82 punti. L'indice Ftse-100 di Londra cede lo 0,58%, pari a 40,45 punti, attestandosi a 6.912,14 punti. L'indice Dax di Francoforte arretra di 105 punti, -0,86%, a 12.995,51 punti. Milano la peggiore a -1-14%.

 

Cina "non teme guerra commerciale", dazi per 3 mld dollari

E' cauta, almeno per ora, la reazione del governo cinese all'annuncio dell'amministrazione Trump di imporre dazi su merci cinesi importate per un valore di sessanta miliardi di dollari: Pechino che non teme di affrontare una guerra commerciale e annuncia di valutare l'applicazione di tariffe su 128 prodotti importati dagli Stati Uniti per un valore complessivo di tre miliardi di dollari (dalla frutta al vino, passando per i tubi d'acciaio, la carne di maiale e l'alluminio riciclato). "La Cina non vuole una guerra commerciale, ma non ha paura di essere coinvolta", sostiene, oggi, in una nota, il Ministero del Commercio di Pechino. "La Cina auspica che gli Usa facciano un passo indietro dal precipizio:siano prudenti nelle decisioni ed evitino di trascinare le relazioni commerciali bilaterali su un terreno pericoloso". I dazi sull'importazione di merci statunitensi serviranno a riequilibrare le perdite provocate dai dazi sull'alluminio e sull'acciaio varati dall'amministrazione Trump.

Le tariffe, ha spiegato il Ministero del Commercio di Pechino, saranno attuate in due fasi: la prima riguarda centoventi prodotti soggetti a tariffe del 15%, e che comprendono la frutta, il vino e i tubi di acciaio, che verrano imposte se Pechino e Washington non troveranno una soluzione alle dispute commerciali in corso; la seconda fase riguarda l'imposizione di tasse al 25% su otto prodotti, tra cui l'importazione di carne di maiale e di alluminio riciclato, in seguito a una valutazione degli effetti delle politiche commerciali statunitensi. Secondo la tempistica, occorreranno almeno 45 giorni prima che i dazi oggetto del memorandum presidenziale firmato da Trump, entrino in vigore. Al Dipartimento del Tesoro, Trump ha poi dato sessanta giorni, a partire da oggi, per sviluppare una lista finale sui dazi. La prima reazione all'annuncio di nuovi dazi e' arrivata dall'ambasciatore cinese a Washington, Cui Tiankai. La Cina e' "fortemente insoddisfatta" e "si oppone con fermezza" alle misure unilaterali e protezionistiche di Washington, ha dichiarato il capo dell'Ambasciata cinese negli Usa. "La Cina non vuole una guerra commerciale con nessuno, ma non ha paura e non indietreggera' da una guerra commerciale" e, ha aggiunto Cui, "combattera' fino alla fine per difendere i suoi interessi legittimi con tutte le misure necessarie". Poco prima della firma di Trump, il presidente cinese, Xi Jinping, aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron, ribadendo la necessita' di sforzi congiunti per un mondo multipolare e per la globalizzazione economica.

I timori di una guerra commerciale hanno fatto sentire il loro peso anche sui mercati azionari cinesi. Shanghai e' andata in pausa con un calo del 3,27%, e ha steso le perdite alla ripresa, mentre l'indice Component di Shenzhen cedeva il 3,59%, alla fine della seduta mattutina, e a un'ora dal termine delle contrattazioni segna un ribasso di oltre il 5%. Forte calo anche per la Borsa di Hong Kong: l'indice Hang Seng segna un ribasso di circa il 3%, dopo un'apertura in calo sui risultati di Wall Street, mentre Tokyo si avvia alla chiusura con ribassi di oltre il 4% nell'ultima mezz'ora di contrattazioni.

Borse asiatiche: Tokyo cede 3% per timori guerra commerciale

Avvio in profondo rosso per la Borsa di Tokyo sui timori di una guerra commerciale dopo i dazi all'import annunciati dal presidente americano Donald Trump. L'indice Nikkei crolla del 3% nelle prime battute, pari a 648,50 punti a quota 20.943,49.

Wall Street: per Dow quinto peggior calo su timori guerra commercio

E' scivolato di 724 punto (-2,9%) il Dow Jones a Wall Street segnando il quinto peggior calo della sua storia. Pesano i timori di una guerra commerciale sull'onda dei dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump. Sia il tecnologico Nasadaq e sia lo S&P 500 hanno lasciato sul terreno il 2,5%. I peggiori crolli del Dow Jones sono stati registrati solo il mese scorso quando l'indice e' crollato di 1.175,21 punti il 5 febbraio e di 1.032,89 punti l'8 febbraio.

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