Esteri
Ucraina, Kiev e Odessa bombardate. L'Ue: "Price cap al petrolio russo a 45 dollari". Ecco le nuove sanzioni
L'armata russa intanto punta a Dnipro, il nuovo obiettivo

Ucraina, Putin bombarda le città simbolo. Il segnale che la tregua è lontana
La guerra in Ucraina non conosce tregua, Putin adesso ha deciso di colpire le grandi città e questa notte c'è stata una pioggia di missili e droni sulla capitale Kiev ma anche su Odessa, mentre l'armata russa viaggia verso Dnipro, nuovo obiettivo di Mosca. Il bilancio provvisorio è di un morto e sette feriti nelle due città, riferisce The Kyiv Independent. Esplosioni sono state udite in tutta la capitale mentre i sistemi di difesa aerea attaccavano gli obiettivi. Tre persone sono rimaste ferite a Kiev, secondo le autorità locali. Nel frattempo, a Odessa, una persona è morta e almeno quattro sono rimaste ferite. Strutture mediche, tra cui un ospedale neonatale, sono state danneggiate a Odessa.
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La difesa aerea aveva precedentemente lanciato l'allarme per la minaccia di attacchi missilistici e con droni. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, ha riferito che alcune auto erano in fiamme nel distretto di Shevchenkivskyi, mentre i detriti dei droni cadevano sul terreno di una scuola nel distretto di Obolonskyi. I servizi di emergenza sono stati inviati sui luoghi dell'attacco e i medici sono stati chiamati anche nei distretti di Podilskyi e Darnytskyi.
Nel distretto di Dniprovskyi, è stato visto del fumo provenire da edifici non residenziali ed è scoppiato un incendio in un sito non residenziale nel distretto di Obolonskyi. Klitschko ha affermato che una nuova ondata di droni russi si stava dirigendo verso la capitale e ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi mentre l'attacco di massa a Kiev continuava.
Ecco le sanzioni Ue contro Mosca
"Il linguaggio della forza, l'unico che la Russia conosce", per l'Europa si traduce nel diciottesimo pacchetto di sanzioni. Una nuova offensiva economica mirata a prosciugare le risorse del "forziere di guerra" di Vladimir Putin, soffocare ogni flusso di finanziamento e rilanciare la pressione diplomatica per spingere Mosca a impegnarsi "seriamente" nel negoziato con l'Ucraina verso "una pace giusta e duratura". Le nuove misure, definite da Ursula von der Leyen "robuste e dure", colpiscono energia e banche, rafforzando i divieti esistenti e cercando di chiudere le falle ancora aperte. Ecco le principali proposte sul tavolo dei Ventisette.
PRICE CAP AL PETROLIO
Il limite massimo per il prezzo dell'oro nero russo scende da 60 a 45 dollari al barile: l'obiettivo è colpire ancora più duramente le entrate energetiche di Mosca. Sarà vietata anche l'importazione di prodotti petroliferi raffinati in Paesi terzi, per chiudere la porta a quelle che Bruxelles definisce scorciatoie dal "retro".
FLOTTA OMBRA
Stretta decisa sulla rete di navi usata per esportare petrolio eludendo le sanzioni. L'Ue amplia la lista: altre 77 imbarcazioni saranno bandite dai porti europei. * NORD STREAM 1 E 2 - Stop ufficiale all'utilizzo dei due gasdotti Nord Stream, diventati il simbolo della dipendenza energetica dell'Europa dal Cremlino. Il nuovo pacchetto di misure ne vieta l'uso per il trasporto di gas tra Russia e Germania.
BANCHE E FONDO SOVRANO
Si alza il muro attorno alla finanza russa: proposto un bando totale alle transazioni Swift, rendendo ancora più difficile per Mosca accedere al sistema finanziario globale, da estendere anche ad altri 22 istituti. Nel mirino anche gli intermediari di Paesi terzi che aiutano a dribblare le sanzioni: per loro, transazioni vietate. Colpito anche il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) con l'intento di fermare investimenti strategici e limitare la modernizzazione del Paese e il rafforzamento dell'industria nazionale