Esteri
Africa occidentale sottosopra, il Benin sventa un golpe militare con l'aiuto nigeriano. La condanna della comunità internazionale
Un gruppo di militari occupa la tv di Stato e annuncia la destituzione di Talon. Intervento decisivo della Nigeria

Tentato golpe in Benin: ore di caos prima del ripristino dell’ordine
Il Benin, paese dell’Africa occidentale, è stato scosso da un tentativo di colpo di Stato che per alcune ore ha lasciato il Paese nell’incertezza. La crisi è esplosa quando otto uomini in uniforme mimetica, armati e con il volto scoperto, sono comparsi in diretta sulla televisione nazionale dichiarando: “Il signor Patrice Talon viene rimosso dall’incarico di Presidente della Repubblica”.
I ribelli, guidati da un tenente colonnello e autodefinitisi “Commissione militare per la rifondazione”, hanno accusato il governo di avere lasciato deteriorare la situazione della sicurezza nel nord del Paese, zona colpita da ripetuti attacchi attribuiti a gruppi jihadisti. Fonti locali hanno riferito di colpi d’arma da fuoco nella capitale economica, Cotonou.
Il governo è intervenuto rapidamente, affermando che il tentativo era stato “sventato” e che si trattava dell’azione di un “piccolo gruppo con accesso alla televisione”. L’entourage del presidente Talon, imprenditore noto come “il re del cotone”, prossimo alla fine del suo secondo mandato, ha confermato che il capo dello Stato era al sicuro, mentre l’esercito regolare riprendeva il controllo. In seguito, fonti militari hanno parlato di una decina di arresti.
In serata, Talon è apparso in TV per rassicurare la popolazione: “La situazione è completamente sotto controllo. Vi invito a riprendere le vostre attività con calma”, ha dichiarato, promettendo il ripristino dell’ordine pubblico.
Determinante per la stabilizzazione è stato il supporto della Nigeria. Su richiesta urgente di Cotonou, il presidente nigeriano Bola Tinubu ha attivato il protocollo ECOWAS sulla democrazia, ordinando ai caccia dell’aeronautica nigeriana di prendere il controllo dello spazio aereo beninese e di intervenire per allontanare i golpisti dalla TV di Stato e da un campo militare in cui si erano asserragliati. Il Benin aveva richiesto anche l’immediato invio di truppe terrestri per proteggere le istituzioni.
La reazione internazionale è stata immediata. ECOWAS ha annunciato il dispiegamento di forze provenienti da Nigeria, Sierra Leone, Costa d’Avorio e Ghana per sostenere il governo beninese. L’Unione Africana ha condannato “fermamente e inequivocabilmente” il tentativo di golpe, invitando i militari a rientrare nelle caserme. Anche l’Unione Europea ha denunciato il tentativo di destabilizzazione e invocato il rispetto dell’ordine costituzionale.
