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Esteri
Iran, Khamenei a preghiera del venerdì dopo 8 anni: Dio con noi contro gli Usa

La Guida suprema della Repubblica islamica, l'Ayatollah Ali Khamenei , ha guidato oggi la preghiera del venerdì a Teheran. Lo riferiscono i media iraniani, sottolineando che è la prima volta in otto anni che Khamenei decide di guidare personalmente la preghiera nella capitale. Grande attesa, quindi, per il sermone di Khamenei, che si preannuncia come un discorso politico, oltre che religioso, in un periodo di massima tensione con gli Stati Uniti dopo l'uccisione del generale Qassem Soleimani in un raid aereo Usa a Baghdad e alla successiva rappresaglia iraniana. L'ultima volta che la Guida suprema ha guidato la preghiera del venerdì a Teheran è stato nel gennaio del 2012, quando parlando in arabo ha affrontato gli eventi relativi alle cosidette Primavere arabe. 

IRAN: KHAMENEI, 'DIO CI SOSTIENE CONTRO GLI USA'

''Il fatto che l'Iran abbia il potere di schiaffeggiare un arrogante'' come gli Stati Uniti ''dimostra che Dio ci sostiene''. Lo ha detto la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, guidando la preghiera del venerdì a Teheran per la prima volta dal 2012. In riferimento all'attacco condotto dai Guardiani della Rivoluzione iraniana (i Pasdaran) contro due basi americane in Iraq e alla folla che ha partecipato alle cerimonie funebri per il generale Qassem Soleimani, Khamenei ha parlato di ''giorni divini''. 

IRAN: KHAMENEI, 'USA HANNO UCCISO SOLEIMANI DA CODARDI SENZA AFFRONTARLO'

''Gli Stati Uniti non sono stati in grado di affrontare direttamente''' il generale iraniano Qassem ''Soleimani'', che dal 1997 guidava le Forze al-Quds. Lo ha detto la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei , guidando la preghiera del venerdì a Teheran per la prima volta dal 2012. Identificati come dei ''pagliacci'', gli Stati Uniti ''hanno assassinato in modo codardo e non sul campo di battaglia'' quello che Khamenei nel suo sermone ha definito ''il comandante più forte nella lotta contro il terrorismo''. Ammettendo il loro ''atto di terrorismo'', gli Usa hanno quindi ''commesso una vera disgrazia per Washington'. Definendo le Forze al-Quds una ''organizzazione umanitaria guidata da valori umani'', Khamenei ha quindi accusato Washington di aver fondato lo Stato Islamico (Isis). 

IRAN: KHAMENEI SU AEREO UCRAINO, 'EVENTO TRAGICO MA NEMICI SONO CONTENTI'

''Un incidente tragico e molto triste''. Così la Guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, ha definito l'abbattimento del Boeing 737 ucraino da parte dei Guardiani della Rivoluzione iraniana (i Pasdaran) durante il sermone tenuto per la preghiera del venerdì a Teheran per la prima volta dopo otto anni. ''I nostri nemici sono stati contenti dell'abbattimento dell'aereo perché vogliono ritenere responsabile la Repubblica islamica e i Guardiani della Rivoluzione'', ha aggiunto. Inoltre, secondo il Grande Ayatollah ''alcuni stanno traendo vantaggio dall'incidente dell'aereo ucraino cercando di oscurare la memoria dei martiri Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis''. Il riferimento è al comandante delle Forze al Quds e al numero due delle milizie sciite irachene delle Unità di mobilitazione popolare uccisi in un raid aereo americano a Baghdad lo scorso 3 gennaio. Esprimendo ''vicinanza'' ai parenti delle 176 persone che hanno perso la vita, Khamenei ha detto che ''è necessario rispondere alle famiglie delle vittime. Voglio anche lodarle per non stare dalla parte del nemico. Una madre mi ha scritto per dirmi di essere con la Rivoluzione islamica''.

IRAN: KHAMENEI, 'FRANCIA, GERMANIA E GB FANNO GLI INTERESSI DEGLI USA'

''Francia, Gran Bretagna e Germania fanno gli interessi degli Stati Uniti''. Lo ha sostenuto la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel sermone tenuto a Teheran, dove dopo otto anni ha guidato la preghiera del venerdì. Definendoli ''burattini'' nelle mani di Washington, Khamenei ha contestato la posizione di Londra, Berlino e Parigi rispetto all'accordo sul programma nucleare iraniano. E in particolare la minaccia di portare il dossier al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo il parziale disimpegno di Teheran. ''La nostra nazione deve essere forte'', ha esortato Khamenei, spiegando che a proposito dell'accordo sul nucleare ''noi non siamo contrari ai negoziati, a patto che non siano con gli Stati Uniti''. Inoltre, ''la nostra economia non deve dipendere dal petrolio'', ha detto il Grande Ayatollah. 

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