Iran, nuovo confronto con Israele in vista? Teheran ricostruisce i siti missilistici colpiti dagli Usa - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:16

Iran, nuovo confronto con Israele in vista? Teheran ricostruisce i siti missilistici colpiti dagli Usa

Il programma missilistico è ritenuto fondamentale per la difesa e la sicurezza nazionale dell’Iran, che teme l’esplosione di un nuovo conflitto con Israele

di Arianna Conti

L'Iran ricostruisce i siti missilistici dopo gli attacchi USA-Israele. Obiettivo? Rilanciare il programma balistico

Dopo poche settimane dall'operazione militare congiunta di Stati Uniti e Israele sul territorio iraniano, nel contesto della "Guerra di 12 giorni", Teheran ha dato avvio alla ricostruzione dei siti di produzione missilistica

A confermare quanto diffuso dall’agenzia di stampa sono anche le dichiarazioni del capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Mohammad Eslami, che ha riconosciuto come alcuni impianti nucleari iraniani siano stati danneggiati o distrutti durante gli attacchi statunitensi della scorsa estate, assicurando che verranno ricostruiti, nonostante le continue minacce provenienti da Tel Aviv.

Il programma missilistico è ritenuto fondamentale per la difesa e la sicurezza nazionale dell’Iran, che teme l’esplosione di un nuovo conflitto con Israele. I missili costituiscono uno dei pochi strumenti di dissuasione militare ancora a disposizione di Teheran, dopo che la guerra ha gravemente compromesso i suoi sistemi di difesa aerea: capacità strategiche che il Paese ha sempre tenuto fuori dal tavolo dei negoziati con l’Occidente.

Tuttavia, ciò che manca ancora alla Repubblica Islamica è una componente tecnica fondamentale: i grandi miscelatori industriali, indispensabili per la produzione di combustibile solido per le armi. Teheran punta ad ottenere questi strumenti, soprattutto in previsione della possibile reintroduzione delle sanzioni ONU a partire da questo mese, che potrebbero ostacolare lo sviluppo del suo programma missilistico.

Questi macchinari garantiscono una miscelazione più omogenea del combustibile rispetto ad altri strumenti disponibili. Per procurarseli – dato che sono finiti nel mirino delle forze israeliane – l’Iran potrebbe rivolgersi alla Cina. Da Pechino, infatti, Teheran potrebbe ottenere non solo i miscelatori e gli impianti necessari alla loro produzione, ma anche le sostanze chimiche utili alla preparazione del carburante solido. Secondo fonti statunitensi e analisti, l’Iran avrebbe già effettuato acquisti simili in passato.

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