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Esteri
Israele: Netanyahu ai ministri, "Fermerò la riforma della giustizia"

Israele: Netanyahu ai ministri, "Fermerò la riforma"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha informato gli alleati della coalizione di governo che intende sospendere la riforma giudiziaria. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan dando conto della riunione in corso. Secondo il media, il principale ideologo dell'iniziativa e il ministro della Giustizia Yariv Gideon Levin ha capito e riconosciuto che "non c'è altra scelta". Presumibilmente, gli resta da convincere il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, uno dei membri del gabinetto più a destra, che minaccia di far cadere il governo: secondo l'emittente il ministro ha annunciato l'intenzione di dimettersi ma assicurato che sosterrà l'esecutivo dall'esterno.

Israele: sciopero "storico", si ferma anche sistema sanitario

Lo sciopero generale convocato in Israele coinvolge anche il sistema sanitario: il sindacato dei medici israeliani ha annunciato il congelamento immediato del sistema, fino a quando non sarà annunciata la sospensione dell'annunciata e contestatissima riforma giudiziaria.

Israele: chiudono asili, campi scuola, centri commerciali

Si allarga la protesta in Israele dopo l'annuncio dello sciopero generale del sindacato laburista, il più potente del Paese. Hanno chiuso o stanno chiudendo aziende, ma anche asili e i campi scuola diurni. Le scuole terminano oggi per la pausa pasquale, ma molti bambini piccoli erano pronti a trasferirsi nelle strutture alternative gestite dalle autorità locali. Anche i grandi centri commerciali privati chiuderanno i battenti da mezzogiorno

Israele caos, la cronaca della notte

Israele: presidente Herzog, fermate subito iter riforma

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha rinnovato l'appello al governo e al premier Benjamin Netanyahu a fermare il progetto di riforma della giustizia dopo la nottata di proteste che ha scosso il Paese. "Per il bene dell'unità del Popolo d'Israele, per le responsabilità a cui siamo tenuti io vi invito a fermare immediatamente il processo legislativo", ha affermato il capo di Stato.

Israele: studenti superiori e medie scioperano contro riforma

Il Consiglio Nazionale degli Studenti e della Gioventù, in rappresentanza degli studenti delle scuole superiori e medie di Israele, ha dichiarato uno sciopero nazionale a partire dalla mattinata. Il consiglio chiede di "fermare la riforma della giustizia e avviare immediatamente i negoziati". L'annuncio arriva dopo massicce proteste che hanno sconvolto il paese e la dichiarazione di numerosi altri scioperi. Oggi un gruppo di università ha annunciato uno sciopero generale a partire dalla mattinata.

Israele: Usa molto preoccupati, urge compromesso

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere "profondamente preoccupati" per gli eventi in Israele, dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa per aver sostenuto una pausa nelle riforme giudiziarie controverse del governo. "Siamo profondamente preoccupati per gli sviluppi odierni al di fuori di Israele, che sottolineano ulteriormente l'urgente necessità di un compromesso", ha dichiarato in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson.

Israele: Barkat, non vogliamo una guerra civile

Il ministro dell'Economia di Israele, Nir Barkat, ha dichiarato che sosterrà il premier Netanyahu nella decisione di fermare la controversa riforma della giustizia. Lo riferisce The Times of Israel. "Lo Stato di Israele ha la precedenza su tutto - ha detto Barkat - il popolo di Israele ha la precedenza su tutto. Sosterrò il primo ministro nella decisione di fermarsi e tracciare un nuovo corso. La riforma è necessaria e la realizzeremo, ma non a prezzo di una guerra civile". Il ministro dell'Economia di Israele, Nir Barkat, ha dichiarato che sosterrà il premier Netanyahu nella decisione di fermare la controversa riforma della giustizia. Lo riferisce The Times of Israel. "Lo Stato di Israele ha la precedenza su tutto - ha detto Barkat - il popolo di Israele ha la precedenza su tutto. Sosterrò il primo ministro nella decisione di fermarsi e tracciare un nuovo corso. La riforma è necessaria e la realizzeremo, ma non a prezzo di una guerra civile".

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