Esteri
Israele si ribella, sciopero contro la guerra a Gaza: 32 arresti per proteste e blocchi stradali
Sciopero e blocchi stradali in Israele contro la guerra a Gaza: 32 arresti, cortei a Tel Aviv. La mobilitazione è stata promossa dai familiari degli ostaggi

Giornata ad alta tensione a Tel Aviv e in altre città israeliane, dove lo sciopero contro l’espansione della guerra a Gaza ha portato a blocchi stradali, sit-in e cortei convocati dai familiari degli ostaggi. La polizia ha comunicato 32 arresti legati alle interruzioni del traffico e alle manifestazioni non autorizzate; 11 i fermati a Tel Aviv con l’accusa di aver “compromesso significativamente la libertà di movimento”.
La mobilitazione punta a spingere il governo verso un accordo per la liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. Durante la mattinata, gruppi di manifestanti hanno occupato snodi viari e organizzato sit-in davanti ad uffici governativi, mentre la polizia ha effettuato rimozioni e dispersioni con interventi mirati. Nel pomeriggio sono proseguiti presidi diffusi, con un calendario di iniziative che prevede nuovi momenti di protesta nei prossimi giorni.
Il messaggio degli organizzatori è netto: “Prima gli ostaggi”, con la richiesta di un’intesa che riapra i canali umanitari e riduca l’escalation. Il governo è sotto pressione anche sul fronte economico e diplomatico, mentre le forze dell’ordine difendono le misure adottate per garantire l’ordine pubblico e la fruibilità delle arterie principali.