Gaza, il ritiro israeliano è parziale. Continuano i raid nella Striscia
L'esercito di Israele ha iniziato il ritiro delle forze di terra dalla Striscia di Gaza. Il portavoce militare Peter Lerner ha precisato che si tratta di un ritiro parziale delle forze di terra. Un'altra parte, ha aggiunto, sarà ridispiegata altrove all'interno della Striscia. "L'operazione in corso prevede il ritiro di una parte di truppe e il cambio di posizione all'interno del territorio", ha spiegato Lerner. In precedenza, media internazionali avevano segnalato il passaggio di tank e di truppe verso il confine.
La tregua ad oggi è un vago ricordo, il conflitto nella regione di Gaza non si arresta. Sotto le bombe sulla Striscia dei raid israeliani, questa mattina sono morti almeno 35 palestinesi, i feriti sono almeno 150. Il bilancio complessivo in questo caso porterebbe a 1.738 i caduti palestinesi del conflitto, sono civili, per la maggior parte donne, e bambini. Sessantasette i morti israeliani, tra cui tre civili. Oltre 3.112 i razzi lanciati contro Israele dall'8 luglio scorso, 84 nella giornata di ieri.
Le sirene hanno risuonato anche nel sud di Israele. In mattinata una decina di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza ha colpito aree vicine agli abitati di Ashqelon e di Sderot (a sud di Tel Aviv verso il confine con la Striscia), nonché la regione del Neghev.
Le 72 ore di cessate il fuoco che avevano invocato l'Onu gli Usa il 31 luglio sono durate poco, meno di due ore, finite, secondo Israele, con l'uccisione di due soldati e il rapimento di un militare 23enne. L'appello delle potenze internazionali (VIDEO Obama: "Liberate il militare") non è bastato. L'esercito israeliano ha annunciato oggi la morte del sottoluogotenente Hadar Goldin, dato per disperso da venerdì nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Non si sa se il corpo del soldato sia stato o meno ritrovato. I funerali però si svolgeranno nel pomeriggio a Kfar Saba (Tel Aviv).