L'Europa si spacca sulla Siria. GB e Francia armano i ribelli

Francia e Gran Bretagna hanno intenzione di levare l'embargo di armi per i ribelli siriani, anche se non riusciranno a convincere gli altri Paesi dell'Unione Europea a fare altrettanto: lo ha reso noto il ministro degli Esteri francese, Laurant Fabius. In mancanza di unanimita' al prossimo Consiglio Affari Esteri, a Bruxelles -ha spiegato Fabius intervistato da France Info - le due capitali decideranno di fornire ai ribelli di titolo nazionale. "La posizione (che prendiamo) con i britannici e' che gli europei levino l'embargo perche' i ribelli (siriani) possano difendersi", ha spiegato il capo della diplomazia francese. Parigi e Londra chiederanno, inoltre, ha aggiunto Fabius, che l'incontro dell'Ue sul destino della Siria e la questione delle armi venga "anticipato". L'Unione Europea sull'argomento e' molto divisa, perche' alcuni Paesi - tra cui la Germania - temono che le armi possano finire nelle mani sbagliate.
PAPA: OPPOSIZIONE SIRIANA GLI CHIEDE "UN GESTO" PER IL PAESE - Il Consiglio Nazionale Siriano, principale gruppo all'interno della coalizione nazionale degli oppositori del regime di Bashar al-Assad, ha chiesto al nuovo Pontefice, Papa Francesco, di compiere "un gesto particolare" per la Siria devastata da due anni di conflitto. "Il nostro popolo spera che il nuovo Papa, portatore di un messaggio di amore e pace, compia un gesto speciale per la Siria, culla di civilta' e crocevia di religioni, dove la pace e la fede sono violate in modo evidente", si legge in un comunicato. "La scelta di una personalita' conosciuta per essere vicino alle sofferenze della gente e difensore del diritti e' una fonte di gioia e speranza per il nostro popolo, che sta pagando un prezzo altissimo alla sua liberta' e dignita'". I cristiani costituiscono circa il 5 per cento della popolazione essenzialmente musulmana della Siria.