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La Cina promuove una conversione industriale anti Coronavirus

Lorenzo Riccardi*

BYD, GAC, Sinopec e tutte le altre: le aziende cinesi si riconvertono per l'emergenza coronavirus

Sempre più aziende in Cina hanno trasformato le proprie attività, su incentivo del governo, per contrastare l’emergenza sanitaria. Obiettivo comune: soddisfare la crescente domanda di mascherine facciali, dispositivi di protezione, disinfettanti e materiale sanitario in risposta all'epidemia da Covid-19.

Migliaia di aziende, tra cui grandi case automobilistiche come BYD e GAC, hanno creato nuove linee per la produzione di mascherine, tessuti filtranti e altro materiale.

Le autorità hanno infatti rilasciato nuove licenze moltiplicando le fabbriche che possono garantire grandi volumi e qualità idonea per i dispositivi utilizzati dal personale medico, mentre lo State Administration of Taxation e il Ministry of Finance hanno introdotto incentivi per le aziende attive nella prevenzione e controllo dell’epidemia.

Prima dell'emergenza, le maschere filtranti prodotte in Cina rappresentavano metà della produzione globale; ora sono aumentate a circa 200 milioni di pezzi al giorno, di cui 600.000 di tipo N95.

Le aziende cinesi coinvolte nel processo di riconversione industriale 

BYD, uno dei più grandi produttori di veicoli elettrici al mondo, ha convertito uno stabilimento dedicato alla produzione di dispositivi elettronici, alla produzione di maschere respiratorie, con 100 nuove linee per un volume totale di cinque milioni di dispositivi filtranti e 300.000 flaconi di disinfettante al giorno, con l’obiettivo di raggiungere una produzione giornaliera di dieci milioni di maschere facciali.

SAIC-GM-Wuling, joint venture tra General Motors e SAIC, ha dedicato il proprio stabilimento nella provincia del Guangxi alla produzione di dispositivi filtranti, raggiungendo volumi giornalieri di 1,7 milioni di pezzi.

Altre società hanno investito nell'ampliamento delle linee di produzione di materie prime impiegate nella produzione dei respiratori, al fine di soddisfare la crescente domanda dei produttori.

Sinopec ha annunciato l'investimento di 30 milioni di dollari per costruire 10 linee di produzione di tessuto in polipropilene.

Malion New Materials, una società quotata a Shenzhen, ha annunciato l'investimento di 17 milioni di dollari per costruire una linea di produzione che garantisca 8.000 tonnellate anno di tessuto filtrante;

Henan Xinye Textile investirà 17 milioni di dollari nella creazione di due linee di produzione di maschere, indumenti protettivi e materiale sanitario.

Questa trasformazione allargata può generare una potenziale overcapacity nei periodi di contenimento dell’epidemia ma dimostra la capacità di reazione alla crisi del sistema industriale cinese.

*commercialista basato a Shanghai