Esteri
Mamdani sta per prendersi New York, prova generale da sindaco per diventare l'anti-Trump
Domani le elezioni per eleggere il nuovo sindaco. I repubblicani: è un marxista e jihadista

Zohran Mamdani (Foto Lapresse)
New York, domani il nuovo sindaco. Ma è un test generale per la Casa Bianca: ecco perché
La giornata di domani sarà importante per gli Stati Uniti perché si elegge il nuovo sindaco di New York. Ma questa tornata elettorale non è considerata solo locale, il motivo è legato al candidato a primo cittadino dei democratici, considerato l'anti-Trump e molto temuto dai repubblicani. Si tratta del 34enne Zohran Mamdani, accreditato del 43% dei voti secondo gli ultimi sondaggi. Gli sfidanti sono: l’ex governatore Andrew Cuomo (33%) che si presenta da indipendente e il candidato repubblicano Curtis Sliwa, fondatore del gruppo di vigilantes anticrimine Guardian Angels, stimato al 14%.
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Mamdani - riporta Il Corriere della Sera - ha collocato la sua fede musulmana, le radici da "outsider" indiane e ugandesi e il suo attivismo pro palestinese al centro della campagna elettorale, confidando che i newyorkesi — specie i più giovani — capiscano la sua visione anche se i tradizionali leader del partito la rigettano. Il tema centrale per il movimento che ha creato è il costo della vita. Le sue proposte: congelare per 4 anni il costo degli affitti per 2 milioni di newyorkesi; autobus gratis e più veloci; assistenza all’infanzia gratis; salario minimo di 30 dollari all’ora entro il 2030. Nel mondo Maga è dipinto come un anticristo "marxista e jihadista". Trump lo chiama "comunista" e suggerisce possibili irregolarità del suo status di immigrazione. I repubblicani vogliono farne uno spauracchio per vincere le Midterm: simbolo di un partito democratico andato troppo a sinistra.
