Maxiscandalo Sudcorea: arrestato anche capo fondo pensionistico
Il caso della "Rasputin coreana" si allarga sempre più
Gli inquirenti sudcoreani hanno arrestato il capo del fondo pensionistico statale nell'ambito dell'inchiesta che ha sconvolto la politica nel Paese asiatico, portando al voto d'impeachment per la presidente Park Geun-hye. Un procuratore speciale sta indagando se il gigante Samsung abbia pagato tangenti all'amica di Park, Choi Soon-sil, che è al centro dello scandalo. L'ipotesi accusatoria è che Choi - soprannominata dai media la "Rasputin coreana" per l'influenza che poteva esercitare sulla presidente - abbia ricevuto tangenti dal gruppo, come ha fatto da altri "chaebol" (conglomerati industriali) sudcoreani, per favorire una fusione. Il capo dell'ente pensionistico Moon Hyung-pyo, che era ministro della Sanità ad agosto 2015, è accusato di aver spinto il fondo a sostenere la fusione tra la Cheil Industries e la Samsung C&T.
Gli inquirenti hanno ora 48 per chiedere un mandato formale d'arresto, prima che scada la detenzione preventiva. La fusione in questione è stata considerata un'operazione chiave nel passaggio di generazione nella famiglia Lee, proprietaria di Samsung. Moon ha negato tutte le accuse. A metterlo nei guai è stato un funzionario del fondo, il quale ha detto agli inquirenti di essere stato pressato dall'ex ministro a votare a favore della fusione, scrive l'agenzia di stampa Yonhap. L'ente pensionistico NPS è un importante azionista della Samsung. NPS gestisce qualcosa come 461 miliardi di dollari ed è il terzo più ricco fondo pensionistico del mondo. Lo scandalo Choi sembra non finire mai. La donna, legata a un potente culto sciamanico coreano, è stata arrestata ed è a processo.
E' sospettata di aver spinto i chaebol ha finanziare con diverse decine di milioni di dollari due Ong che facevano a lei riferimento, usando il suo rapporto con Park. Inoltre si è appreso che avrebbe avuto voce in capitolo in molte decisioni di stato prese dalla presidente, anche lei indagata anche se non perseguibile, e che avrebbe avuto accesso a informazioni riservate. Il Parlamento sudcoreano ha votato per la destituzione della presidente, caduta ai minimi storici di consenso popolare. Si attende ora una sentenza della Corte suprema che deciderà sull'esecutività dell'impeachment.