A- A+
Esteri
Macron-Sanchez, quell'accordo interessato che mette Merkel nell'angolo
Foto LaPresse

In Europa si apre una fase nuova dopo le elezioni europee di Domenica scorsa. Con una Merkel a mezzo servizio, un Italia in un momento assai turbolento chi cerca di assurgere al ruolo di deus ex machina del nuovo scacchiere europeo non può che essere Macron, uscito tutto sommato dignitosamente con la sua formazione politica dalle elezioni. Fin dalle prime battute si è capito che l'asse franco tedesco pare essersi spostato dalla parte francese, che non a caso ha immediatamente cercato una sponda nel leader spagnolo e in quello portoghese, baluardi della sinistra al potere in Europa.

Sopratutto con Sanchez, che dopo la vittoria alle politiche, ha consolidato il suo potere in patria con un buon successo del Psoe anche alle europee. Fra i due è chiaramente in corso un tentativo di formare un asse contro l'avanzata dei cosiddetti sovranisti, sancita con una cena fra i due all'Eliseo, all'indomani del risultato delle elezioni. Ambedue, infatti, possono contare su una pattuglia di circa 20 deputati europei, che rappresenta la maggior delegazione nazionale nei rispettivi gruppi parlamentari, uno nei socialisti e l'altro nei liberali di ALDE. Ambedue perciò hanno bisogno l'uno dell'altro per poter costruire una solida base che riesca a fermare i sovranisti e a decidere sulle importanti questioni legate al governo europeo. Ma nello stesso tempo sia Sanchez che Macron, stanno anche giocando chiaramente la propria partita in Europa per consolidare il loro difficile rapporto con il potere in patria.

La Spagna sopratutto, da tempo ai margini dalla scena europea ed internazionale, ha ora una occasione più unica che rara per avere invece un ruolo di primo piano e per fare ciò non può assolutamente prescindere da un accordo con la Francia di Macron. Quest'ultimo d'altro canto ha bisogno proprio dei socialisti per poter “governare “ in Europa, sostituendo di fatto il lungo regno di una Merkel ormai prossima alla pensione.

Solo cosi, infatti, il presidente francese, dopo un lungo periodo di appannamento, potrebbe di nuovo assurgere al ruolo dell'uomo forte anche in patria e stroncare le proteste dei gilet gialli e sopratutto la sempre pericolosa destra della Le Pen, che ha vinto la competizione elettorale in patria. Allo stesso modo Sanchez, con la richiesta a Macron di escludere dal gruppo dei liberali europei il suo vero rivale in patria, e cioè il leader di Ciudadanos Rivera, uscirebbe rafforzato anche in patria, dove è sempre alle prese con le difficoltà nel formare una maggioranza solida, senza dover sottostare ai ricatti di un alleato scomodo come Iglesias, leader di Podemos.

In questo modo, infatti, Sanchez avrebbe in mano una potente arma di ricatto verso Rivera per impedire che possa creare alleanza a livello locale con la ultradestra di Vox e i Popolari e potrebbe renderlo anche più malleabile a livello nazionale. In questo quadro purtroppo il nostro paese, lacerato dalle continue liti all'interno del governo e con un premier ormai di fatto commissariato, non può che assistere da spettatore a questi giochi di potere all'interno della Commissione. Spagna e Francia con il beneplacito della Germania, che potrebbe accontentarsi della presidenza della Bce, potrebbero, infatti, spartirsi poltrone ed escludere pericolosi rivali in patria, approfittando di un vuoto di potere creato in questa particolare momento storico.

La palla come in patria anche in questo caso non può che passare a Salvini, che potrebbe e dovrebbe assumere il ruolo di leader della destra europea. Solo in questo modo, dopo aver risolto le spinose questioni del governo in patria, potrebbe cercare di contrastare in qualche modo questo progetto nemmeno troppo velato. In questo potrebbe e dovrebbe cercare delle sponde nei popolari, paventando proprio il presunto pericolo di alleanza fra i liberali di Macron e i socialisti di Sanchez. Insomma per il leader della Lega, dopo il trionfo alle europee, è arrivato il momento di assumersi anche gli oneri della difficile arte del governare.

Commenti
    Tags:
    angela merkelemmanuel macronpedro sanchez





    in evidenza
    Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

    Guarda le immagini

    Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

    
    in vetrina
    Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

    Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo


    motori
    Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

    Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.