Migranti, Lamorgese: "Libia pronta a rivedere accordi. Aprire centri Onu"
"L'1 novembre l'ambasciata italiana a Tripoli ha proposto la convocazione di una riunione della Commissione congiunta Italia-Libia per concordare un aggiornamento del memorandum (of understanding, ndr) attraverso modifiche per migliorarne l'efficacia e la proposta e' stata accolta dalla Libia che ha comunicato la sua disponibilità a rivedere il testo".
Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ufficializza che la Libia ha accettato la richiesta italiana di rivedere il memorandum of understanding siglato nel 2017 e che andrà a scadenza il prossimo 2 febbraio. In una informativa alla Camera, il numero uno del Viminale ha fatto sapere che tra le modifiche che l'Italia chiederà c'è "il miglioramento dei Centri di detenzione con l'obiettivo di una loro graduale chiusura per giungere a centri gestiti dalle agenzie dell’Onu".
"L'obiettivo dell'Italia - ha spiegato poi Lamorgese - è quello di migliorare le condizioni di vita dei migranti e di garantire il rispetto dei diritti umani in vista di una graduale chiusura di questi centri favorendo il loro trasferimento in altre strutture per arrivare a centri gestiti direttamente dalle agenzie dell'Onu". L'Italia, in sostanza, a fronte delle continue denunce di violenze, torture, condizioni di degrado e violazione dei diritti umani, chiede che Unhcr e Oim possano immediatamente aumentare la loro presenza e capacità di intervento nei centri di detenzione.
L'Italia chiede iniziative bilaterali per aumentare le evacuazioni dei migranti dai centri di detenzione con il coinvolgimento nella strada dei corridoi umanitari di altri stati membri della Ue. "E' lo strumento più significativo che abbiamo ma ci occorrono strumenti ordinari per affrontare questa situazione". Infine, l'Italia intende rinnovare il progetto "Il ponte di solidarietà" prevedendo nuovi aiuti in termini di mezzi di soccorso, ambulanze, materiali alle scuole e agli ospedali, farmaci.
Commenti